Vallon Scuro e Col de Moi

Prealpi venete 

Data escursione: 29 Novembre 2024
Vetta: Vallon Scuro - 1.286 m
Vetta: Col de Moi - 1.358 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
E - Escursionisti

Scarica traccia GPS

 

      1. Al bivacco - Coro Studium Canticum (CA) sito

Il passo San Boldo, punto di partenza della nostra escursione, è un valico che mette in comunicazione i due versanti delle prealpi bellunesi centrali, ovvero la Valmareno trevigiana e la Valbelluna.

Il passo, raggiungibile mediante i suoi caratteristici e spettacolari tornanti in galleria, merita sicuramente una visita, tanto più giustificata dalla possibilità di effettuare un’escursione non difficile e molto panoramica sui dolci rilievi ad ovest del passo stesso.

Passo San Boldo by rete

Passo San Boldo by rete

Raggiungere il passo San Boldo dall’abitato di Tovena, oggi,  impegna l’automobilista per circa 20 minuti. Ma la salita al passo non è sempre stata così veloce e piacevole. Per secoli, mercanti, contadini e pastori, greggi, cavalli e muli carichi di mercanzie si sono arrampicati faticosamente sui gradini di travetti di larice ricavati tra le rocce che costituivano l’ultimo tratto della mulattiera che conduceva al San Boldo.

I carri trainati dal bestiame infatti potevano arrivare soltanto fino alla località Cargacar, poco dopo l’abitato di Tovena, dove avveniva lo scambio delle merci; da qui si proseguiva a piedi o a dorso di mulo.

Soltanto all’inizio del secolo scorso è stata realizzata l’attuale strada che permette di raggiungere agevolmente i paesi situati al di là della montagna, in territorio bellunese.

Finalmente le aspirazioni degli abitanti locali, seppur in un clima storico triste e fosco, trovarono parziale soddisfazione. Il comune di Cison, avvalendosi di alcune agevolazioni di legge, incaricava l’ingegnere Giuseppe Carpenè di redigere il progetto per la realizzazione di una nuova sede stradale. Fu così possibile realizzare il primo tronco stradale, da Tovena fino alla località “Al Cristo”. Mancavano però ancora gli ultimi 100 metri di dislivello, un muro di roccia strapiombante.

Il sogno di una via che collegasse la Valmareno al versante bellunese venne così realizzato dallo straniero: l’esercito Austro-Ungarico. Nel 1918 ed in soli 100 giorni si completò quell’opera desiderata da secoli.

Gli austriaci, infatti, necessitavano di una via diretta con la linea del Piave e, impiegando in totale 7000 operai, in gran parte soldati austoungarici, prigionieri italiani, russi e bosniaci e con l’apporto di popolazione locale, realizzarono i sei tornanti e le cinque gallerie che tutt’oggi costituiscono l’ultimo tratto del canale di San Boldo, conosciuto come “La strada dei 100 giorni”. (turismocisondivalmarino)

ColdeMoi_Tabacco

ColdeMoi_Tabacco

Punto di partenza ed arrivo: presso casera Favalessa (860 m circa) raggiungibile dal passo San Boldo tramite stradina asfaltata in poco meno di 5 minuti.

Itinerario: da casera Favalessa si procede, su sentiero 991, fino alla forcella Bomboi (1122 m) e bivacco dei Loff (1134 m). Abbandonato il 991, tramite un sentiero da poco realizzato attraverso un pendio erboso si perviene ad una sella in cresta tra il Crodon del Gevero ed il Vallon Scuro, nostra prima meta, cima prativa molto panoramica. Procedendo verso ovest, sempre in cresta, si scende alla forcella Foran (1130 m) per risalire il crinale che porta al Col de Moi, punto più alto della nostra escursione. (Poco meno di ore 3 dal parcheggio)

Croce di cima

Croce di cima

La cima prativa, con grande croce in ferro, offre un panorama straordinario a 360 gradi. A sud la vista spazia sull’intera pianura con riflessi solari sulla laguna veneta e sul mar Adriatico; da ovest ad est, prealpi ed arco alpino occupano l’intero orizzonte fino all’Alpago ed al Col Visentin.

Panorama verso nord

Panorama verso nord

Ridiscesi in forcella Foran, si procede verso sud sul tratto iniziale del sentiero dell’Arco-Pissol per abbandonarlo presto all’incrocio con il 991 che, procedendo verso oriente in falso piano con tratti molto esposti ed adatti ad escursionisti esperti, riporta al bivacco dei Loff . Dal bivacco la discesa procede sul medesimo percorso dell’andata fino all’incrocio del 991 con il sentiero 987 “della Scaletta” che, ripido ed abbastanza impegnativo, ci riporta al passo omonimo poche decine di metri sopra casera Favalessa ed al vicino parcheggio. (Ore 2,15 dal Col de Moi)

Segnaletica: molto buona!

Profilo altimetrico

Profilo altimetrico

 

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.

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Vallon Scuro e Col de Moi
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