1. La Sisilla - Coro Marmolada (VE)
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2016 (metà febbraio)
Si presenta come un breve linea montuosa di carattere dolomitico il cui versante orientale è particolarmente ripido e dirupato ma facilmente attraversabile grazie alla vecchia strada militare della Prima Guerra Mondiale. Quello occidentale invece scende più dolcemente tra prati e boschi sottostanti verso la valle delle Trenche e si presta magnificamente ad un tranquillo girovagare, con sci o ciaspole nel periodo invernale, al cospetto delle ardite guglie calcaree del Carega. Due strade forestali, non aperte al traffico automobilistico, corrono ai piedi del Sengio Alto: quella delle Sette Fontane sul versante ovest e la strada militare del Re su quello orientale, parzialmente interrotta da una vecchia frana nei pressi del monte Baffelan. Il passo Pian delle Fugazze costituisce il punto di partenza ed arrivo di questo bellissimo giro ad anello, effettuato con le ciaspole, in una incantevole giornata di metà febbraio, soleggiata ma molto fredda al primo mattino. Lo spesso strato di neve fresca, caduta la notte prima, ci ha costretto a parcheggiare l’auto nei pressi del rifugio Balasso (983 m, versante veneto del Pian delle Fugazze) e raggiungere il passo (1162 m) a piedi. In estate od in condizioni di neve assestata l’intero giro può essere classificato facile, per escursionsti allenati: nel nostro caso l’impegno è risultato maggiore, con neve fresca nel versante orientale e nella prima parte dell’escursione giornaliera, sopratutto nel tratto dove la vecchia carrareccia militare franata costringe l’escursionista ad una disgressione impegnativa, con un paio di passaggi attrezzati. L’escursione prende quindi il via dal parcheggio del rifugio Balasso (ore 8,00) ed in circa trenta minuti si perviene al Pian delle Fugazze. Al passo si taglia a sinistra, in direzione est, per malga Cornetto ed Ossario del Pasubio su strada militare chiusa al traffico automobilistico. Superato l’Ossario militare si volge a sud, sempre sulla strada militare del Re, sepolta sotto circa mezzo metro di neve immacolata, con scarso dislivello ed al cospetto delle ripide pareti del crinale tra il monte Cornetto ed il Baffelan. In prossimità di un secco tornante la strada si interrompe a causa della vecchia frana e si è costretti ad aggirarla sulla destra, con non poca difficoltà per via della neve abbondante ed il ripido pendio, aiutati in due passaggi successivi da una corda tesa tra la vegetazione. Ritornati sulla strada del Re si supera malga Baffelan (1460 m); si sale ancora un pò fino a raggiungere il valico (1484 m) oltre il quale si scende dolcemente verso il passo di Campogrosso transitando sotto la parete verticale della Sisilla, per sostare quindi nei pressi del rifugio di Campogrosso (ore 3,30 dal parcheggio). Il rifugio sembra essere preso d’assalto da decine di escursionisti saliti dal facile versante (strada delle Sette Fontane) che dovremo utilizzare per la discesa. Un incessante movimento di gente che arriva e riparte, tutti rigorosamente da e per la stessa parte, con o senza ciaspole, qualcuno con sci da alpinismo, gruppi di persone di mezza età e più giovani, con bambini al seguito e relativi animali domestici, per un divertimento collettivo legato praticamente alla prima neve abbondante della stagione invernale e per la gioia del gestore del rifugio. Panorama verso ovest da malga Boffetal. Da sinistra catena del Carega, al centro cima Levante e monte Jocole, a destra monte Zugna. Giusto il tempo per consumare qualche provvista e si riparte, scendendo, lungo la via delle Sette Fontane che abbandoniamo presto per tornare a ciaspolare in tranquillità e silenzio. Si sale nuovamente verso malga Pradimezzo per raggiungere poi malga Boffetal (1435 m) costruita sul bordo di un dolce pianoro sotto le pareti del Cornetto. Oltre la malga si scende velocemente tra vasti prati con rada vegetazione per immetterci nuovamente sulla strada delle Sette Fontane che ci riporterà verso il Pian delle Fugazze ed oltre, fino al parcheggio del rifugio Balaso (ore 3 dal passo di Campogrosso). (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione) Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata fino al valico, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
2019 (inizio febbraio)
Ripetizione, con alcune varianti, dell’escursione invernale compiuta tre anni prima. Partenza dal passo Pian delle Fugazze (1162 m) anzichè dal rifugio Balasso (983 m) riducendo la lunghezza complessiva del percorso ad anello di circa 4,5 km.; superamento della vecchia frana, sulla carrareccia militare del Re, tramite ponte sospeso AVIS di recente costruzione, a circa metà percorso sul lato orientale del Sengio Alto e sosta presso il rifugio Campogrosso; ritorno al punto di partenza transitando per malga Boffetal dopo aver toccato la massima elevazione dell’intero percorso (quota 1523 m) sulle pendici occidentali di cima delle Ofre. Oltre malga Boffetal la discesa ha seguito una traccia nella neve fresca che ci ha condotti sulla carrareccia delle Sette Fontane poco prima del passo. Dal Pian delle Fugazze al rifugio Campogrosso sono necessarie circa 2 ore e 30 minuti. Per il ritorno, dal rifugio al passo, circa 2 ore. La lunghezza complessiva dell’escursione ad anello, non rilevata come la volta precedente con il GPS, dovrebbe attestarsi intorno ai 12 km.
Anello escursionistico percorso in senso orario: dal Pian delle Fugazze, rosso in andata fino al rifugio Campogrosso, verde al ritorno.
Con partenza dal Pian delle Fugazze, percorso disegnato su mappa Google Earth: rosso in andata fino al rifugio Campogrosso, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.