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Itinerario piuttosto faticoso, quello che porta sul Picco di Vallandro, ma paesaggisticamente eccezionale: fantastiche soprattutto le vedute sul Cristallo, proprio di fronte, e sulla Croda Rossa d’Ampezzo, che incombe su tutta la seconda parte della salita. Lasciato di buon mattino il rifugio Pratopiazza (1991 m), che ci ha ospitato per una notte, si inizia a salire dapprima verso est tra gli alberi e quindi, usciti dal rado bosco, ci si sposta verso nord guidati da rustici paletti indicatori molto caratteristici. Dopo alcune lunghe diagonali i pendii diventano molto ampi e lasciano libera scelta sulla traccia da effettuare dal momento che la neve, ancora abbondante, nasconde i classici segni indicatori bianco rossi. Le relazioni invernali sul Picco di Vallando recitano che si tratta di un luogo molto frequentato e le tracce da seguire, lasciate sulla neve, sono molteplici. Nel nostro caso non è stato così: L’arrivo in vetta, non presentando particolari difficoltà ad eccezione dell’ultimo tratto molto esposto, ci farà scoprire, dal libro di vetta, che gli ultimi escursionisti sono saliti in cima alla fine di aprile, una quindicina di giorni prima di noi, con discrete nuove nevicate avvenute nel frattempo. “A volte il limite tra escursionismo ed alpinismo è ben chiaro, scolpito nella roccia o nel ghiaccio; fino ad un certo punto si cammina, oltre inizia l’ascensione. In altri casi il limite e più sfumato e può diventare un confine insidioso tracciato dalle condizioni meteorologiche e nivologiche. E allora una montagna … che per quasi tutto l’anno è, per dirla con i francesi, terrain a vaches, in alcuni periodi dell’anno prende la maiuscola e diventa la Montagna alla quale si chiede il permesso.” Da “Lo Scarpone” (maggio 2006): Gian Carlo Nardi. Molto tranquilla e senza oggettivi problemi la salita al Monte Specie, effettuata nel pomeriggio dello stesso giorno del nostro arrivo al rifugio Pratopiazza. Un primo tratto di mulattiera e successivamente dolci pendii innevati portano alla piatta cima dove troneggia un’altissima croce in legno, in circa tre ore di tempo complessive.
Percorso tracciato su mappa Google Earth: in rosso a/r al Picco di Vallandro; in arancio a/r al Monte Specie. |
Mappa della cima:
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