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Lasciata l’auto nel parcheggio dello Chalet (m 1471) e calzate immediatamente le ciaspole ramponate, abbiamo raggiunto dapprima il rifugio Duca degli Abruzzi ( m 1787), ancora chiuso e stretto in una gelida morsa di ghiaccio, quindi la cima dello Spigolino e poi giù fino al passo di Croce Arcana (m 1675), percorrendo il sentiero di cresta 00, verso Ovest, in circa tre ore. Quasi tutto l’alto crinale di questo tratto dell’appennino era sgombro da neve, o meglio alternava vasti tratti erbosi a chiazze nevose a volte ghiacciate per la presenza di venti, spesso fortissimi. La sensazione prevalente era quella di trovarsi a metà tra due stagioni: l’inverno a destra che lasciava il campo al sopraggiungere della primavera in terra toscana, a sinistra. Nonostante la bellissima giornata di sole, abbiamo verificato la pericolosità della nebbia improvvisa, ossia la formazione di grosse nuvole che si abbassano repentine sul sentiero di cresta fino a ridurne notevolmente la visibilità per poi scomparire, a volte, in breve tempo. |
Mappa della cima:
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