1. The seasons (Barcarolle) - Tchaikovsky
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Superata la chiesetta di Calamento, poco distante dal tornante sulla strada che da Borgo Valsugana sale al passo Manghen, è possibile parcheggiare in uno spiazzo adibito a deposito di legname, a quota 1270 m circa, nei pressi della strada forestale (chiusa al traffico) per malga Cere. Si può salire lungo la forestale, che è ovviamente più lunga, oppure per un bel sentiero, il 398, che parte direttamente dal piazzale e permette di tagliare parecchi tornanti della forestale stessa, attraversando un ripido costone boscoso fino alla radura dove sorge malga Cere (1713 m). Il tentativo di iniziare la salita nei pressi della chiesetta di Calamento è fallito poco dopo a causa della mancanza di indicazioni precise sulla via da seguire, via ritrovata poi al ritorno, senza problemi ulteriori.
Malga Cere, attualmente chiusa ed in posizione soleggiata al cospetto della catena montuosa formata dal Salubio, Castel Cucco, Ciste e Mendana, è diventata punto d’appoggio dell’ippovia del trentino orientale ed è attrezzata anche per il ricovero dei cavalli. Si prosegue poi su percorso libero, o lungo la forestale, fino alla vicina malga Val Piana (1846 m), raggiunta dopo circa due ore dalla partenza.
Dalla malga, ormai su terreno aperto, si prosegue in direzione della cima, sempre visibile, raggiungendo la panoramica dorsale sud del monte Setole e seguendo tracce nella neve lasciate da precedenti ciaspolatori. Dopo un breve tratto in falsopiano si affronta la parte più erta della dorsale che porta alla vetta, col maestoso panorama di cima d’Asta e del gruppo di Rava alle spalle e la candida vista sulla zona dei passi Val Cion e Cinque Croci, a destra, che separano il Col di S. Giovanni e cima Socede dalla catena dei Lagorai a nord-ovest e dal massiccio di cima d’Asta ad est. Panorama verso sud-est da cima Setole. Da sinistra, passo Val Cion, Colle San Giovanni, passo Cinque Croci, massicci di Cima d’Asta e Cimon di Rava. La vetta raggiunta dopo circa ore 1,20 da malga Val Piana, è una sorte di piccolo pianoro pianeggiante erboso con scure rocce affioranti, pochi resti di materiale risalente alla Grande Guerra ed una recente croce lignea (2015). Verso nord-ovest incombono, sopra forcella Maddalena, cima del Bortolo e monte Valpiana, due capisaldi tristemente famosi durante il primo conflitto mondiale.
Panorama verso nord-ovest da cima Setole. In primo piano cima del Bortolo e monte Valpiana. In secondo piano catena dei Lagorai con il monte Croce (a sinistra), Pala del Becco e cima delle Buse (a destra). Il ritorno avviene per la stessa via dell’andata, trascurando il passaggio per malga Val Piana e concedendoci una breve sosta presso malga Cere (ore 1,30 dalla cima). (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini ) Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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