1. Traccia 8
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Una montagna per tutte le stagioni.
“Il Serva non sarà la montagna di Belluno, titolo che spetta indubbiamente alla bellissima Schiara (che con le sue rocce dolomitiche caratterizza lo sfondo di tutte le fotografie turistiche della città) ma di sicuro è la montagna dei bellunesi, i quali la salgono quasi in processione per tutto l’anno, come se su quella cima vi fosse un santuario e non una semplice croce metallica. Durante l’inverno gli escursionisti segnano i dolci e regolari pendii innevati con curve e controcurve; in estate rendono visibile, a grande distanza, la parte sommitale del sentiero di salita indicandola con i propri corpi in fila, componendo una interminabile coda colorata ed affollandone infine la vetta”. (abcdolomiti.com) Il luogo di partenza per le escursioni alla vetta è la località Cargador (1035 m), appena sopra Col di Roanza. La cima si raggiunge con relativa facilità, seguendo il sentiero 517; tuttavia il dislivello è notevole e la salita, sempre ripida, concede poca tregua. Maggior impegno ed attenzione richiede l’itinerario alternativo che risale il Valon de la Serva in direzione della caratteristica Boca de Rosp (1611 m), almeno fino alla forcella, per ritornare poi dolcemente inclinato fino alla Casera Pian dei Fioch (1739 m).
Dalla casera, aperta in estate come alpeggio per numerosi greggi di ovini, si riprende a salire sulle ripide balze erbose fino alla cima dove la grande e recente croce, oggetto di inutili polemiche dove tutti dicono tutto ed il contrario di tutto, ci accoglie per il meritato riposo (poco più di tre ore da Cargador). Il colpo d’occhio è favoloso, reso più suggestivo dal suono soffuso delle campane che, dalla sottostante Belluno, annunciano l’ora di mezzodì. Si domina tutto il fondovalle del Piave e la città stessa, i Monti del Sole verso l’agordino mentre il vicino gruppo dolomitico della Schiara-Pelf sembra quasi farsi toccare con un dito. Poco oltre, verso nord ed inconfondibili per il loro profilo, si stagliano le regine delle dolomiti.
Il ritorno è lo stesso dell’andata fino alla Casera Pian dei Fioch. Si imbocca poi il sentiero 517 che con ampio giro discende la conca erbosa sotto la casera e raggiunge poi il Col Cavalin (1394 m), da dove ci si cala nel bosco con i caratteristici colori autunnali fino a giungere alla strada forestale che riporta a Cargador (poco meno di due ore dalla vetta).
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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