Prealpi - Piccole Dolomiti
Data escursione: 12 Giugno 2020Vetta: Monte Plische - 1.991 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Il Rifugio Battisti è situato nel comune di Recoaro Terme (VI), nel cuore delle Piccole Dolomiti, a 1.265 metri sul livello del mare. E’ posto sul pianoro prativo denominato la Gazza alla base dei ghiaioni che scendono dal gruppo Zevola-Tre Croci, tra i passi Ristele e Tre Croci.
Escursione parzialmente ad anello, con partenza ed arrivo al rifugio Cesare Battisti, classificata (E) per escursionisti fino alla cima, per esperti (EE) la salita all’anticima sud ed il ritorno attraverso il Forcellino Plische.
Lasciato il parcheggio, si transita nei pressi del rifugio C. Battisti imboccando il sentiero 110 che sale in direzione del passo Tre Croci (o della Lora). Il passo è facilmente riconoscibile fin dal parcheggio, a destra del sovrastante bastione roccioso costituito dalla catena Zevola-Tre Croci.
La mulattiera si sviluppa ampia e comoda, adatta ad ogni escursionista grazie alla pendenza moderata. Una lunga serie di tornanti permette di salire senza eccessiva fatica lungo l’ampio canalone che scende dal passo. Quasi in forcella ignorare la deviazione a destra che condurrebbe, con il segnavia 111, alla Porta di Campobrun ed al rifugio Scalorbi. L’ultima parte della salita è la più ripida ma permette in breve l’accesso al passo Tre Croci (m 1716 – ore 1,15 dalla partenza).
Dal passo appena raggiunto si tiene la destra, in direzione della vetta seguendo l’evidente segnavia 202. Si taglia in salita la fitta mugheta aggirando il versante occidentale del monte. Nel parte più alta sentiero si fa più esposto e sconnesso ma mai difficile. Un ultimo tratto in salita precede un comodo traverso tra mughi ed oltre, dopo una debolissima discesa, raggiunge su comoda mulattiera il marcato passo Plische (m 1900), stretto passaggio tra il monte Plische a destra ed una inconfondibile guglia calcarea con grotta, a sinistra.
La mulattiera prosegue oltre la forcella con un ampio traverso a semicerchio. Poco più avanti, sulla destra, porre attenzione ad una effimera traccia con piccolo ometto di sassi. Non è presente alcun cartello segnalatore ma, in compenso, la vetta è posta appena 100 metri più in alto.
L’esile traccia taglia i prati sommitali senza ulteriori difficoltà. Poco sotto la cima (m 1991, ore 1,15 dal passo della Lora – ore 2,30 complessive), due camosci, pur mantenendosi a debita distanza, non dimostrano alcun timore nei nostri confronti.
La giornata, abbastanza accettabile secondo le previsioni atmosferiche, in cima si presenta ambigua; i settori occidentale e settentrionale sono liberi da nuvole ed offrono panorami aperti; quelli orientali e meridionali sono occultati invece da un sistema nuvoloso che non dà tregua: la catena Zevola-Tre Croci-Plische rappresenta il confine invalicabile permettendoci comunque una lunga e tiepida sosta in vetta.
L’occasione è buona per percorrere l’esile cresta (EE) che accompagna in circa dieci minuti all’anticima sud del Plische (m 1971).
Si ritorna, per la stessa via di salita, sulla mulattiera in direzione del rifugio Scalorbi abbandonandola nei pressi della Porta di Campobrun (m 1831) dove un cartello indica il rientro al rifugio Battisti sul sentiero 111, attraverso il Forcellino Plische (m 1906). In poco meno di 2 ore dalla vetta, percorrendo l’intera bancata detritica del versante est del monte Plische, il sentiero 111 s’immette, con ripida e scoscesa discesa, sul 110 poco sotto il passo Tre Croci, indirizzandoci nuovamente al parcheggio.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.