1. Il vecchio e il bambino - Nomadi
|
||||||||||||
Dalla cresta finale del Mondeval, foto panoramica verso ovest; da sinistra Civetta, Pale di San Martino e Marmolada.
Alcune cime che fanno da cornice alla conca di Cortina d’Ampezzo, in direzione sud-ovest, hanno una caratteristica in comune: la loro struttura rocciosa presenta versanti settentrionali costituiti da dolci pendii mentre i versanti a sud precipitano con verticali pareti. Grazie a questa particolare morfologia, offrono la possibilità di effettuare bellissime escursioni invernali, lungo itinerari molto panoramici, che consentono di raggiungere le vette. Tra queste montagne troviamo il Nuvolau, il monte Formin, la Rochetta de Prendera ed il Corvo Alto chiamato anche monte Mondeval. (marassialp.altervista) Dalla cresta finale del Mondeval, foto panoramica verso est; da sinistra Tofana di Rozes, Formin e Cristallo, Tre Cime e Sorapis, Becco di Mezodì e Rocheta Prendera, Antelao. Da Cortina d’Ampezzo si sale in direzione del Passo Giau. Pochi tornanti prima del passo si parcheggia a destra in un piccolo slargo della strada. L’escursione inizia a quota 1977 m. dove un cartello segnaletico indica l’itinerario da seguire (sentiero CAI 436). Si scende inizialmente nell’ampio avvallamento che conduce alla ben identificabile e sovrastante forcella Giau (2360 m). Dopo un tratto quasi pianeggiante al centro del vallone, lentamente la traccia inizia a salire sempre più ripida sotto la muraglia della parete nord del monte Formin. Si sale con regolari serpentine in mezzo a grossi massi in un’ambiente molto suggestivo, con un bellissimo panorama alle spalle verso le Tofane, la Croda Rossa e la Ra Gusela. Alla forcella Giau, ai piedi della grande prua della struttura obliqua dei Lastoni di Formin e delle sue pareti verticali, il colpo d’occhio è straordinario: l’Alpe di Mondeval si presenta come un mare immacolato e scintillante, dominato dalla mole inconfondibile del monte Pelmo e dal dolce profilo del monte Corvo Alto. Superata la forcella si scende nel catino sottostante in direzione del lago delle Baste (2281 m, coperto di neve e non individuabile!). Dall’avvallamento del laghetto, con percorso non obbligato, si sale a destra il candido pendio della parete nord del Corvo Alto fino all’ultimo tratto dove il pendio si fa più ripido e termina con una stretta crestina. Dalla vetta il panorama è indimenticabile. La discesa avviene lungo lo stesso itinerario di salita completando l’escursione in circa 5 ore (soste escluse).
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
Travelers' Map is loading...
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Cosa ne pensi di questa pagina? Lascia il tuo commento:
Non è richiesta la registrazione, bastano pochi secondi!
Sottoscrivi
0 Commenti
Recenti
Ti consiglio di visitare anche le seguenti pagine:
« Monte SiefCol Margherita e Anticima Ovest »