1. Primavera I mov - Vivaldi
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Salii sul Fertazza, per la prima volta, nell’estate del 1979 con moglie e figlio piccolo, durante un periodo di vacanze trascorse a Pecol di Zoldo (vedi sezione “Dolomiti: Monte Fertazza”).
2013Si tratta di una escursione facile, adatta a tutti, con dislivello modesto e generalmente sicura anche dopo abbondanti nevicate, ideale con ciaspole. Naturalmente il percorso invernale può richiedere maggior impegno fisico e tempi di percorrenza dilatati in funzione della quantità di neve al suolo e del percorso scelto. Per l’andata, il punto di partenza, quasi obbligato, è rappresentato dall’ultimo tornante prima della Forcella Staulanza, per chi proviene dal versante zoldano, a quota 1715 metri circa, dove si stacca la carrareccia (segnavia 568) che indirizza verso Casera Fontanafredda (1768 m) e Forcella Pescul (o Pecol, 1789 m). Quindici minuti dopo la partenza, con percorso in leggera discesa, incontriamo sulla sinistra un bivio per Casera Vescovà (sentiero 561) che utilizzeremo per il ritorno portando a termine in questo modo un percorso ad anello. Oltre la forcella la salita segue ancora per poco la carrareccia e continua successivamente sul bordo di una pista per sciatori, molto ripida (impianti ormai chiusi per la stagione avanzata). Si perviene così su un piccolo pianoro (quota 2000 circa) e si continua verso destra in direzione di un primo rifugio (costruzione recente non esistente nel 1979 e chiuso in questa stagione). Superatolo, si procede verso ovest transitando nei pressi del ristoro Belvedere (2080 m, chiuso anch’esso). Ancora pochi minuti sono necessari per raggiungere la cima con la caratteristica croce ed un ingombrante impianto ripetitore. Il punto panoramico, alla confluenza delle valli Zoldana, Fiorentina e Cordevole è magnifico. (Ore 2,30 circa dal parcheggio)
Per il ritorno, raggiunto nuovamente il piccolo pianoro sopra menzionato, si procede liberamente in direzione del Col de Baldi transitando per il Pra della Costa (1791 m) e Casera del Vescovà (1734 m). Oltrepassato un piccolo torrente su un ponte sommerso dalla neve si perviene nuovamente sulla carrareccia che ci porterà, con lieve salita, verso il parcheggio (ore 1,30 dalla vetta). Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. 2018
Seconda escursione di stampo invernale sul monte Fertazza con percorso pressochè simile a quello del 2013. La ripetizione è stata determinata dalla necessità di offrire ad una neofita di escursioni sulla neve un tranquillo approccio alla montagna d’inverno. (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Irene Righetti) Panorama da ristoro “La Ciasela” verso nord. Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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