1. Canon In D Major - Pachelbel
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Il passo Brocon collega la valle del Vanoi ed il Primiero con il Tesino e la Valsugana. Ebbe grande importanza nel medioevo, soprattutto per scopi pastorizi, servendo la vasta e ricca area prativa della parte sud orientale della lunga catena del Lagorai. (magicoveneto.it)
Gita abbastanza facile e relativamente breve, molto adatta alle ciaspole. Affrontata dopo una recente nevicata che ha accumulato neve fresca dai 50 cm del passo a quasi un metro in quota. Fortunatamente abbiamo potuto seguire una stretta traccia di pochi ciaspolatori che ci hanno preceduto fin quasi alla balconata posta nei pressi dell’anticima raggiunta (ore 2,30 dal passo). La cima vera e propria, quella occidentale e non molto lontana, è raggiungibile per cresta aerea, molto pericolosa con neve o ghiaccio, con tratti rocciosi sopra impressionanti valloni da ambo le parti. L’orientamento non pone problemi; il Coppolo è ben visibile a sud del passo Brocon. La montagna è apparentemente a portata di mano senza difficoltà! Dal passo si segue idealmente il percorso che procede verso sud-est in direzione della malga Arpaco, che decidiamo di visitare al ritorno. Nei pressi della malga le tracce deviano decisamente verso sud in dolce salita. Il panorama si fa subito molto ampio mentre la traccia prosegue lungo l’ampio crinale prativo. Superata la deviazione (non visibile per troppa neve) per malga Valarica, si continua sull’evidente dorsale salendo un po’ più ripidamente fino ad una baita sulla sinistra della traccia, semi nascosta nel manto nevoso. Con una rampa più decisa si guadagna la balconata, libera da vegetazione, affacciata sul vallone sottostante (Tesino e Lamon) dove inizia il tratto più impegnativo dell’escursione. Le tracce, che ci hanno accompagnato fin qui, terminano, segno evidente che i pochi ciaspolatori che ci hanno preceduto si sono bloccati ed hanno voltato le punte delle ciaspole verso valle. Una sola, labile traccia di uno sci-alpinista procede in direzione dell’anticima, non molto lontana. La salita, su un misto di neve compatta ed in parte ghiacciata, non presenta difficoltà tecniche ma obbliga a seguire uno stretto passaggio tra creste ventate sulla destra che precipitano nel sottostante, profondo, vallone ed un ripido pendio che scende a sinistra. Panorama da quota 2000 verso nord-est: sullo sfondo, la lunga catena dei Lagorai dal Fravort-Gronlait fino alle propaggini delle Pale di San Martino. In primo piano la cresta di salita all’anticima del Coppolo.
In breve, con estrema attenzione, si guadagna l’anticima del monte Coppolo con un panorama davvero straordinario dovuto alla strategica posizione di questo massiccio, isolato e solitario tra la piattaforma prealpina a sud (Altopiano dei Sette Comuni), le Vette Feltrine a sud-est (Pavione, Sass de Mura e Piz Sagron), Le Pale di San Martino a nord-est e la lunga catena dei Lagorai a nord.
La discesa avviene a ritroso per il medesimo percorso, con la variante di una breve visita alla malga Arpaco, chiusa. (ore 1,30 dall’anticima)
(La foto non firmata è attribuibile ad Irene Righetti)
Sulla via del ritorno, panorama verso est da quota 1900: sullo sfondo, da sinistra cima Cece (prima del gruppo di abeti in primo piano), cima Folga (la piramide innevata), le Pale di San Martino, vette Feltrine e, dopo l’abete isolato, il Pavione. Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: Azzurro in andata e ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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