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Si parte da Avio (TN) e si parcheggia nei pressi del primo tornante, sulla strada secondaria in direzione Monte Baldo e San Valentino, a quota 300 m circa. I cartelli indicano chiaramente la mulattiera che risale il bosco (segnavia 685). La marcia d’avvicinamento è lunga e ripida ma priva di problemi. Dopo un’ora circa di cammino troviamo un bivio con tabella (m. 700 circa): il sentiero 652, che percorreremo al ritorno, prosegue sulla sinistra. Teniamo invece la destra, seguendo il segnavia 685 che supera il torrente Aviana e raggiunge in pochi istanti la splendida cascata Preafessa. Oltre il salto d’acqua, alto circa 70 metri, lo stretto sentiero procede nel fitto ed umido bosco con lievi saliscendi, mantenendosi a ridosso della parete rocciosa. A circa due ore dalla partenza, il sentiero s’incunea nella vasta e strapiombante conca rocciosa, visibile sin dal parcheggio, sfruttando una caratteristica cengia in parte esposta e sovrastata da poderosi strapiombi. La caduta di luccicanti gocce d’acqua, provenienti dalla sommità, evidenzia la notevole concavità della parete. Sembra impossibile poter procedere. Il sentiero piega invece verso la parete e, dopo facili roccette ed una scala metallica, raggiunge la targa che segna l’inizio della via attrezzata. Ad una prima fase molto esposta ma a prevalente sviluppo orizzontale (due cenge sovrapposte, percorribili in senso inverso e collegate tra loro da uno spigolo verticale attrezzato), ne segue una seconda, più interessante dal punto di vista tecnico, caratterizzata da salti verticali assicurati nell’ambito di camini e brevi paretine rocciose. A differenza di altre vie, il passaggio chiave è posto quasi al termine del tratto attrezzato e quindi la via è sconsigliabile a neofiti privi d’esperienza. (www.paretiverticali.it) La ferrata procede per tratti di bosco e roccia, assicurati solo parzialmente, fino al termine con bel punto panoramico sulla valle dei Molini. Per sentiero nel bosco, in pochi minuti si raggiunge una carrareccia tra i prati con cartello segnaletico per Avio. (ore 4 dalla partenza, punto più elevato dell’escursione) La carrareccia attraversa in leggera discesa vasti pascoli fioriti, dove l’erba conosce poco la falce, in un suggestivo e riposante contesto naturalistico sotto le pendici del monte Baldo. L’attraversamento di un ruscello ed una successiva breve salita accompagnano alla chiesetta della Madonna della Neve. Oltre la chiesetta si segue una biforcazione a sinistra (sentiero 652), ben segnalata da cartello, che scende nella gola del torrente Aviana e confluisce successivamente nel sentiero 685 percorso in salita all’andata. (Circa 3 ore per la discesa).
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Mappa della cima:
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