Prealpi gardesane
Data escursione:
11 Novembre 2022Vetta:
Monte Carone -
1.621 mOrganizzata:
PrivatamenteDifficoltà:
EE - Escursionisti EspertiScarica traccia GPS
1. Mozart K.488 Piano Concerto #23 in A 2nd mov. Adagio
Premessa: il percorso si snoda sul confine tra Trentino e Lombardia, un tempo frontiera dell’Impero Austroungarico, come testimoniano le fortificazioni militari che si incontrano verso la cima. Il monte Carone domina il lago di Garda di cui offre una vista spettacolare che si estende fino alla penisola di Sirmione. (visittrentino.it).
Il Garda
Partenza ed arrivo: conca di Leano, piccola località in quota (890 metri circa) che prende vita solo durante l’estate e serviva in passato da alpeggio. Leano è raggiungibile dal piccolo paese di Prè di Ledro, sulla strada che da Biacesa sale a Molina di Ledro, tramite una stretta stradina forestale lastricata ma con discreta pendenza. Parcheggio nei pressi della piccola chiesa di S. Antonio.
Escursione ad anello: escursione ad anello compiuta in senso orario in quota mentre la parte comune alla salita e discesa riguarda il tratto tra la località di Leano e malga Vil (1109 m).
Tempi: ore 3 per la salita alla cima del Carone; ore 2 per il ritorno a Leano, senza considerare le soste.
Sentieri: sentiero CAI-SAT 421 da Leano alla Bocca dei Fortini (1245 m) transitando per passo Guil (1208 m) e baita Segala (1250 m). Poco prima di Bocca dei Fortini, presso casera Carlotta, si stacca il sentiero 105
Agostino Tosi trasformandosi successivamente nel sentiero “105 EE ” ovvero
“Scalinata degli Alpini “. In discesa dalla cima occorre individuare il sentiero 113 fino ad un’
ampia radura per continuare poi sul 114 fino a malga Vil. Il sentiero 421 riporta nuovamente a Leano ed all’auto parcheggiata presso la chiesetta.
Segnaletica: paletti segnaletici CAI-SAT, con indicazione del sentiero, presenti ad ogni biforcazione. Nella discesa dalla cima prestare attenzione poichè la segnaletica è carente: non è individuabile nè il sentiero di cresta “Senter acqua de Carume”, che sale da Bocca dei Fortini, nè l’indicazione per il 113 che riporta, con il 114, verso malga Vil.
Scalinata degli alpini
Considerazioni: la larga mulattiera, contrassegnata con numerazione 421, sale dolcemente verso passo Guil, direzione sud, con un caratteristico passaggio, largo pochi metri, attraverso una gola rocciosa. Successivamente attraversa l’ampia radura di malga Vil fino al passo Guil dove da sinistra provengono i sentieri 422 (da passo Rocchetta e punta Larici) ed il 430 (dalla cresta con cime della Nara e Bal), entrambi originari della zona di Pregasina. Verso destra invece la mulattiera 421 continua, con andamento quasi pianeggiante, fino alla baita Segala e casera Carlotta dove si stacca il sentiero 105 che risale facilmente il boscoso fianco ovest del monte Carone, fino ad arrivare alla base di rocciose bastionate verticali che richiamano un ambiente tipicamente dolomitico.
Il sentiero, intitolato ad Agostino Tosi, rappresenta il tratto più faticoso dell’escursione, ma decisamente il più bello e ricco di testimonianze della Grande Guerra.
Esso risale il famoso “camino”, ovvero un ripido canalone quasi verticale, dove gli alpini hanno scavato nella roccia una lunga serie di scalinate. Il
percorso è attrezzato con cordino e quindi si sale senza problemi ma rimane pur sempre aereo ed esposto. Usciti dal canalone si prosegue per alcuni minuti tra
ruderi di baraccamenti e postazioni di guerra. Dalla vetta la vista si apre sul
gruppo del Baldo, il lago di Garda, il lago di Ledro, mentre sullo sfondo svettano il
Carè Alto, la
Presanella e il gruppo del
Brenta.
La croce di vetta è stata costruita dagli alpini di Molina di Ledro utilizzando residuati bellici quali filo spinato ed elmetti dei due eserciti contendenti. Proseguendo sulla cresta verso est per circa 5 minuti si giunge ad un rilievo dove si trovano i resti ottimamente conservati di una postazione d’artiglieria antiaerea con bella veduta sulla sottostante
piana di Leano
. (trentinoinguerra.it)
In cima al Carone
Si rientra alla croce di vetta scendendo per alcune decine metri sul sentiero dell’andata per individuare il segnale (sentiero 113) che indirizza verso sinistra sulla via del ritorno, calando di quota con larghi e comodi zig zag, sul versante est del monte Carone.
Profilo altimetrico
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.