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“”L’Aiàrnola è una montagna tutta d’un pezzo, non è una cenerentola, non è “fosca” ed è alta 2456 metri. A lei è toccata la sorte di aprire le porte del gruppo del Popèra e di trovarsi a sentinella di due valli dolomitiche.
“Auronzo bella al piano stendentesi lunga tra l’ acque Così cantò il vate Giosuè Carducci nel 1892. Che Auronzo fosse bella e distesa nel piano e che in Comélico le borgate fossero nascoste fra gli abeti era cosa esatta, ma che l’Aiàrnola si presentasse come montagna fosca, beh! questo no, caro signor Giosuè! L’Aiàrnola è una montagna bella, dominante, panoramica, solare””. (Italo Zandonella) Nel giorno dell’equinozio d’autunno ci apprestiamo a salire sul monte Aiarnola dal Passo di S. Antonio (1476 m), con tabella indicatrice poco a nord del passo stesso. Il tratto iniziale è rappresentato da una larga carrareccia quasi pianeggiante, con numerazione 153-164, che attraversa un bosco ombroso ed ordinate radure con deliziose baite . Ad un primo bivio si lascia la numerazione 164 per seguire il 153 che si tramuta ben presto in sentiero vero e proprio e risale il versante orientale della Aiarnola fino ad una piccola sella (1897 m) con vegetazione prevalentemente a mughi e caratterizzata dalla presenza di grossi massi, originati da una evidente, grandissima frana staccatasi dalla cima stessa. Si continua sul sentiero 127 che risale il costone sud-est del monte, cosparso di mughi ed inciso da evidenti spaccature. Alla base della parete sud si risale un lungo canale che, ripido e con fondo franoso, penetra come una gigantesca ferita nelle carni della montagna, fino alla forcella di cresta dove è posta la croce dell’anticima ed il libro di vetta (2419 m). Oltre la forcella, il sentiero percorre il versante nord-occidentale della cresta di vetta ed affronta un secondo canalino roccioso, con passaggi di I° grado superiore, che richiede piede fermo. Infine, per la cresta sud e qualche saliscendi, si tocca in breve il punto culminante con grande croce, straordinario balcone panoramico. (4 ore dal passo) Nelle gruppo delle Dolomiti di Sesto, l’Aiarnola è una cima poco nota, ai margini dei percorsi escursionisti che toccano gruppi più famosi. In quest’angolo appartato, dove regna il silenzio, si può capire il concetto di alpinismo facile giacchè la via normale lungo la cresta sud presenta alcuni brevi ma impegnativi passaggi in arrampicata.
Il ritorno, che ha ripercorso lo stesso tracciato della salita, richiede attenzione e cautela almeno fino al tratto di sentiero ai piedi della parete rocciosa, dove inizia la vegetazione a mughi. Al passo S. Antonio erano trascorse 3 ore e mezza dalla partenza in vetta.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: andata e ritorno in giallo. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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