Il rifugio Carestiato (1854 m), raggiungibile da Passo Duran in poco meno di un’ora, rappresenta il punto di partenza ideale nonchè ricovero notturno prima di intraprendere la salita alla cima Moiazza Sud mediante il sentiero attrezzato G. Costantini. Magnifica escursione ad anello, con un dislivello complessivo di circa 1300 metri, che tocca in progressione la Cresta delle Masenade (2740 m), la forcella omonima (2650 m) la cima Moiazza Sud, forcella delle Nevere (2602 m) con il vicino bivacco Ghedini (2660m), per rientrare poi sul sentiero 554 che riporta al rifugio e successivamente al Passo Duran.
La via “Costantini” alla Moiazza è considerata dai manuali di montagna la ferrata più difficile, completa, lunga ed alpinisticamente esposta di tutta la regione dolomitica. Ne parliamo un po’, obiettivamente, per vanto ed un po’ per la gioia di condividere con altri emozioni e sensazioni che derivano non soltanto dal tradizionale e seppur faticoso calpestio di sentieri montani ma soprattutto dal trovarsi la parete rocciosa, per lungo tempo, a meno di trenta centimetri dal naso.
In pratica abbiamo camminato, arrampicato, in libera oppure utilizzando supporti metallici fissi, percorso cenge vertiginose e ripidi nevai, dalle 6 del mattino alle 19 di sera e tutto questo, immaginiamo, per passione e desiderio di scoprire quanto ci si possa spingere “oltre” in montagna.
Infine, un aspetto insolito ed un po’ romantico di questo w.e. di fatica. Dal secondo piano del letto a castello e nel tepore del sacco lenzuolo, attraverso la finestra senza imposte della stanza dove abbiamo trascorso la notte, abbiamo contemplato, nella porzione visibile della conca agordina mille metri sotto il rifugio Carestiato, le incerte luci notturne di un borgo imprecisato ormai rischiarate ed annullate dal mattino incombente e carico di speranza per una serena giornata quale effettivamente è stata.
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