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Meta del nostro itinerario è una montagna secondaria, I Balzoni, raggiungibile attraverso la Vista del Paradiso ed il Colle di Piaggiacalda.
Durante il periodo invernale il crinale dell’Appennino settentrionale può essere abbastanza impegnativo, per la presenza del ghiaccio, per i venti spesso fortissimi e per pericolose cornici di neve. Così come un’altra preoccupazione può essere la presenza della nebbia a causa della quale può essere assai facile perdere l’orientamento. Al rifugio Capanno Tassoni (1317 m), raggiungibile per stradina asfaltata da Fanano ed Ospitale, si calzano le racchette da neve, non eccessivamente allarmati dai guaiti di alcuni cani da slitta che, come annunciano alcuni cartelli, sostano nelle vicinanze. Si continua in parte sulla rotabile ed in parte sul sentiero 415-413 che insieme guadagnano quota rapidamente. Senza possibilità di errore si supera il Pian del Butale e si continua sempre sulle evidenti tracce di precedenti ciaspolatori uscendo definitivamente dal bosco ed attraversando i grandi prati d’altitudine del versante nord del monte Vista del Paradiso. La traccia si fa più ripida, la fatica più evidente fino a raggiungere, con un ultimo sforzo, il Passo della Croce Arcana, al cospetto della storica croce di metallo posta al punto di valico (1675 m) e di un monumento agli alpini, caratterizzato da un recinto con un cippo sormontato da un’aquila di bronzo e pezzi di artiglieria della 1° Guerra Mondiale. Il Passo della Croce Arcana è il più alto valico rotabile dell’Appennino settentrionale e collega le località di Cutigliano (PT) e Fanano (MO) . Dal valico seguiamo verso destra l’ampio crinale (segnavia 00), che manterremo fino alla meta, passando per l’insignificante elevazione della Vista del Paradiso (1704 m) che prende il nome dell’omonimo casolare sul versante toscano. Successivamente, dopo una lieve depressione , si riguadagna quota 1.679 metri, costeggiando affascinanti cornici di neve create dal gelo e dal forte vento. Sempre per crinale, aperto sui due versanti, si cala in breve nella depressione successiva, nota col nome di Colle di Piaggiacalda (1666 m), oltre la quale segue la lunga sommità chiamata i Balzoni (1753 m). Circa ore 3 dal rifugio. Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. La piramide del Monte Cimone verso nord-ovest, le sagome del Libro Aperto e dell’Alpe Tre Potenze verso nord-est ci accompagnano per tutto il tragitto mentre lungo il tracciato sono visibili, in coincidenza del crinale, le antiche pietre di confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena. Alle nostre spalle, inconfondibili, le elevazioni del Monte Spigolino, Cupolino, del Corno alle Scale e La Nuda.
Il rientro segue la medesima via di salita fino al Colle di Piaggiacalda dove una traccia recente di ciaspole, nello spesso manto di neve fresca, ci indirizza con qualche difficoltà lungo il Fosso Piaggia fino al Pian del Butale. Qui, con l’aiuto della mappa e della bussola, tra infinite tracce nella neve senza alcun segnale indicatore, si riprende la via verso il rifugio (ore 2 dai Balzoni).
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Mappa della cima:
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