Lagorai nord-orientali
Data escursione: 10 Luglio 2023Vetta: Cavallazza Grande - 2.324 m
Vetta: Cavallazza Piccola - 2.310 m
Vetta: Tognazza - 2.210 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
Scarica traccia GPS
Premessa: le tre cime salite durante questa escursione appartengono alla parte nord-orientale della catena montuosa dei Lagorai e sono inserite nel parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Il procedimento grammaticale, consistente nell’aggiungere al tema di sostantivi e aggettivi un suffisso che esprime disprezzo, (-accio, presente anche la forma alternativa -azzo), è comune ad alcuni toponimi di questa parte delle dolomiti trentine, come Cavallazza, Tognazza, Castellaz, Costazza, Mulaz, Castrozza (San Martino di) ma è tutt’altro che espressione di disprezzo. Le sensazioni di bellezza, benessere e serenità interiore, offerti dall’ambiente, prendono il sopravvento sullo stesso procedimento grammaticale.
Escursione ad anello: compiuta in senso antiorario con partenza ed arrivo presso malga Rolle (1910 m), poche centinaia di metri sotto il passo Rolle, versante Paneveggio.
Mappa Komoot
Sentieri e segnalazioni: sentiero 14-348 (Translagorai) da malga Rolle al rifugio Laghi di Colbricon (1922 m). Traccia di sentiero evidente con simboli CAI dal rifugio alle tre cime; discesa diretta tramite la pista da sci “Paradiso”. Escursione facile e piacevole, per il camminatore dolomitico un minimo preparato; alternativa un poco più impegnativa alla classica visita ai laghetti di Colbricon ed al rifugio omonimo.
In poco meno di 2 ore si raggiunge lo splendido balcone panoramico della Grande Cavallazza, a cavallo tra la catena del Lagorai e le Dolomiti, da dove si può ammirare in tutta la sua maestosità il gruppo delle Pale di San Martino, con protagonista il Cimon della Pala.
Dal rifugio (circa mezz’ora da malga Rolle) proseguire leggermente verso sud ed individuare verso sinistra, cartello CAI, la traccia che sale nella vegetazione lungo la dorsale ovest della Cavallazza.
La salita offre vedute sui meravigliosi specchi d’acqua dei laghetti, le sassose e allo stesso tempo verdeggianti vallette di porfido, le imponenti piramidi rocciose del Lagorai e le effervescenti strutture dolomitiche. A metà salita il pendio si fa più ripido mentre in prossimità della vetta si incontrano le prime trincee risalenti alla Grande Guerra. (Riferimenti in corsivo a : https://www.magicoveneto.it/)
Si scende sul versante opposto a quello di salita fino alla forcella Cavallazza (2226 m) con possibilità di continuare, con leggeri saliscendi, verso il laghetto della Cavallazza e ritornare al punto di partenza oppure riprendere la salita, mirando alle tre caratteristiche e ben visibili strutture rocciose che coronano la Piccola Cavallazza.
La traversata dei tre roccioni di cresta comporta alcuni passaggi un po’ esposti ed attrezzati con cordino metallico. La cima è molto interessante, e non solo per l’aspetto panoramico. Vi sono evidenti tracce delle postazioni della grande guerra, con numerose trincee, gallerie, alcune delle quali forano da parte a parte la cima (poco meno di 1 ora dalla Grande Cavallazza)
Non mancano i richiami storici della grande guerra sulla Piccola Cavallazza, postazione che domina la strada del Rolle. Interessanti gli avvenimenti militari con l’ardita azione di conquista della cima da parte di un battaglione italiano, lo stesso che con altrettanto coraggio conquistò il vicino Castellaz, mantenendo però la posizione per brevissimo tempo. Azioni e postazioni, come per tutto il Lagorai, di poco rilievo nell’economia generale della grande guerra, ma non per gli uomini (meglio sarebbe dire ragazzi) che qui vi hanno combattuto e sofferto, che meritano sempre rispetto, conoscenza, ammirazione. (Riferimenti in corsivo a : https://www.magicoveneto.it/)
Si scende in direzione della vasta depressione, caratterizzata da rocce affioranti su pascoli verdeggianti, tra la Piccola Cavallazza e la Tognazza. Al centro della depressione, un cartello indicatore, indirizza sul versante ovest della Tognazza per salire al suo colmo, stazione d’arrivo della seggiovia Paradiso e percorrere integralmente il facile crinale roccioso, a picco sulla strada del Rolle verso San Martino.
Vetta Tognazza
Come accennato poco sopra, il ritorno a malga Rolle avviene tramite la pista da sci “Paradiso” (circa 3/4 d’ora dalla Tognazza).
Per un malfunzionamento temporaneo dell’applicazione “Relive” la traccia, da poco oltre malga Rolle al rifugio Laghi di Colbricon, risulta lineare e ridotta di circa 2 km.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.