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L’autunno offre buone opportunità per escursioni in montagna. Le giornate che si accorciano permettono ancora escursioni di media lunghezza sui monti prossimi alla pianura che normalmente vengono trascurati durante il periodo estivo. La quasi assoluta assenza di escursionisti, in special modo nei giorni lavorativi, regala lunghi momenti di tranquillità e silenzio e permette, a volte, incontri ravvicinati con la fauna del luogo. La policromia del bosco e le giornate ancora luminose e terse offrono infine splendidi panorami.
Le salite al Fravort e Gronlait hanno rispettato tutte queste premesse. Certo è facile per me, che non lavoro più, riservarmi questi momenti particolari. E’ sufficiente informarsi sulle condizioni atmosferiche, telefonare a qualche amico con la stessa passione per la montagna per saggiarne la disponibilità di tempo e decidere di partire il giorno propizio. La meta? Possibilmente diversa poichè la montagna ha sempre qualcosa di nuovo da offrire. “L’impressione era pur sempre quella di lasciarsi indietro il mondo e penetrare in un universo parallelo” (Val Mc Dermid). Punto di partenza di questa escursione è lo chalet Panarotta (1780 m), da dove partono gli impianti sciistici. Da qui il sentiero 325 porta in breve ad una insellatura chiamata La Bassa (1833 m); poi s’inerpica lungo la cresta sud del monte Fravort, passando prima per l’anticima, chiamata Fontanella (2037 m), ed infine, con una ripida e lunga salita accompagna alla cima dello stesso. Interessante, in vetta, il bivacco perfettamente mimetizzato con la pietraia circostante e resti di trinceramenti della prima guerra mondiale. Si continua l’escursione scendendo per un ripido pendio ghiaioso, percorso da trincee, fino alla forcella Fravort (2161 m). Dalla forcella, in direzione nord, si prosegue verso il Gronlait. La salita è lunga e procede su un bel percorso di cresta nella sua parte terminale. (Ore tre dal parcheggio)
Bellissimo il panorama che si offre alla croce di vetta: sotto di noi ad ovest Pergine e la Valle dei Mocheni con i profili inconfondibili del Monte Costalta e del Rujoch, separati dal passo Redebus; a nord il monte Croce mentre in direzione est lo sguardo corre dalla Cima d’Asta alla val Sugana per terminare a sud sulla catena del Portule, Cima Dodici ed Ortigara, baluardi settentrionali dell’altopiano d’Asiago. Il ritorno avviene per il medesimo itinerario di salita fino alla forcella Fravort. Alla forcella ci viene offerta l’alternativa di un sentiero che aggira il fianco ovest del Fravort, verso l‘anticima Oscivart. Da qui si cala in breve nella valletta, per tracce di sentiero fino ad intercettare l’evidente sentiero militare (segnato in nero senza numero, sulla cartina kompass 621), detto dei Prati Imperiali, che rientra in costa praticamente pianeggiante fino a La Bassa. Si riprende quindi il sentiero 325 fino allo chalet. (Ore 2,30 dalla cima del Gronlait)
Percorso disegnato su mappa Google Earth: andata in rosso, ritorno in verde. |
Mappa della cima:
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