1. Concerto per Oboe e Archi I mov - Corelli
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Con le prime luci del mattino percorriamo la valle del Vajont, transitiamo per il paese di Erto e dopo aver raggiunto Cimolais imbocchiamo la val Cimoliana che si insinua, lunga e selvaggia ma incredibilmente bella, specie in autunno, nel cuore delle dolomiti friulane. Si può parcheggiare nell’ampia spianata di Pian Meluzzo (1163 m) dove confluiscono le fiumare (grandi ghiaioni) delle valli Montanaia, Sciol de Mont, Postegae, Meluzzo e Monfalcon di Cimoliana. In pochi minuti si raggiunge il rifugio Pordenone (1249 m, chiuso) per accedere poi, tramite il sentiero 353 che si inoltra fra faggi e larici, al ghiaione di salita, inizio della val Montanaia percorsa dalla variante 3 dell’Alta Via delle Dolomiti n. 6. In poco più di 2 ore e mezza dal parcheggio, tranquillamente ma con ripida e continua salita si perviene nell’ampia radura erbosa dalla quale si staglia contro il cielo l’ardita guglia del Campanile, spettacolare e selvaggia, ed al rosso bivacco Perugini (2060 m). L’ascensione alla cima prevede difficoltà di IV grado ma a noi escursionisti è sufficiente il piacere di poterlo ammirare da vicino, che ben ripaga la ripida risalita della valle. Dal bivacco, l’intenzione originaria prevedeva la salita alla forcella Cimoliana e la successiva discesa nella parallela val Monfalcon di Cimoliana tramite il sentiero attrezzato Tajariol. Poco prima della forcella un cartello di divieto segnala il sentiero come dismesso e senza manutenzione! Si abbandona quindi l’idea originaria e si opta per la salita in forcella Montanaia (2333 m) che si raggiunge dopo circa 45 minuti dal bivacco ed alla quota massima raggiunta in giornata (2398 m), poco sotto la cima Monfalcon di Montanaia. Ci troviamo alla confluenza degli Spalti di Toro con la catena dei Monfalcon mentre lo sguardo cade sulla sottostante val d’Arade e sulla dirimpettaia Cridola. Più in lontananza si possono ammirare il Popera, Antelao e Pelmo ad ovest, Cima dei Preti e la catena dell’Alpago a sud.
Nel ritorno dirigiamo verso forcella Cimoliana (2183 m), trascurata nella salita, per gettare uno sguardo veloce allo stretto incavo tra il Campanil Stabile e la Croda Cimoliana, percorso dal sentiero Tajariol, considerato uno dei più impegnativi ghiaioni delle dolomiti (magicoveneto.it). Si ridiscende quindi al bivacco e tramite la medesima via di salita si ritorna al parcheggio di Pian Meluzzo (in totale ore 5,45 senza soste).
(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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