1. Smiling - Harry Gregson Williams
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Nei mesi invernali, il parco naturale Puez-Odle è una meta popolare per gli appassionati di scialpinismo ed escursionisti con racchette da neve. Si possono percorrere almeno tre itinerari per salire alla cima del Col di Poma. Riteniamo di aver seguito la via più breve e probabilmente più sicura percorrendo il segnavia n. 33 con direzione malga Kaserill, malga Worndle Loch per raggiungere la cima, risalendone il versante nord occidentale.
Dal parcheggio di malga Zannes (1680 m circa, a pagamento) si segue la pista da slittino in direzione di malga Kaserill (1920 m, chiusa). Dalla malga appena raggiunta si prosegue lungo il fondovalle su percorso meno battuto ma con numerose tracce di sci alpinisti. Si transita nei pressi di malga Worndle Loch (2040 m circa, chiusa), lasciandola a sinistra, per aggirare il versante nord occidentale della montagna. Da questo punto la salita si fa più ripida ed impegnativa, dovendo superare i restanti 400 metri (o poco meno) che ci separano dalla vetta (ore 3 dal parcheggio). La cima, con resti di una probabile croce preesistente, offre stupendi panorami sulle Odle di Eores, sul gruppo Puez-Odle e sull’intera valle di Funes.
Panorama da cima Col di Poma verso sud-ovest: da sinistra la catena Puez (secondo piano) ed Odle (primo piano) che culmina nelle cime Sas d’Ega, Furchetta, Sas Rigais e Fermeda; a destra la val di Funes. Soltanto in cima si può decidere se scendere sul versante opposto, quello sud, che porta verso il rifugio Genova e malga Gampen, visibili entrambi dalla vetta.
Seguendo un’ampia e sicura cresta, battuta da sci alpinisti, si scende in breve al passo di Poma (2340 m, cartelli e crocefisso) e successivamente al rifugio Genova (2306 m, chiuso) dove sostiamo, all’interno di un piccolo chiosco ligneo, per un breve spuntino. La discesa dal rifugio Genova è difficile da trovare se non ci sono tracce di precedenti escursionisti; inoltre il dislivello da coprire, per raggiungere la piana di malga Gampen, è notevole e molto ripido. Subito dopo aver lasciato il rifugio si deve affrontare la parte più impegnativa dell’intera escursione; con scarse tracce confidiamo nella nostra esperienza avendo sempre ben visibile la malga da raggiungere. Buon per noi che non abbiamo scelto di salire sulla cima da questo versante! Anche malga Gampen (2062 m) è chiusa; sfuma quindi la speranza di gustare un buon grappino!
Da malga Gampen si riprende la lunga via di discesa percorrendo la pista di slittino, dapprima su candidi pascoli con numerose baite e poi nuovamente nel bosco fino al parcheggio (ore 2,15 dalla cima).
(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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