Lagorai - Vette Feltrine
Data escursione: 16 Settembre 2020Vetta: Cima Ovest o di San Donato - 2.069 m
Vetta: Cima Mezza Luna o Medaluna - 2.062 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
La mia prima escursione al monte Coppolo, in versione invernale, è stata effettuata nel marzo del 2020 con arrivo all’anticima del monte (2.035 m), salendo dal passo Brocon.
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Il Coppolo è la montagna di Lamon. Si erge isolata a nord del paese ed è facilmente individuabile da tutta l’area feltrina a da gran parte dell’altopiano di Asiago.
Vista da Lamon, è caratterizzata una imponente bancata calcarea quasi completamente ricoperta da bosco e da una parte sommitale che sbuca dal bosco e sulla quale, a somiglianza di una grande fortezza, si ergono le cuspidi rocciose della dorsale di vetta.
Montagna ingiustamente trascurata e sconosciuta dai camminatori che non siano strettamente locali o abituali frequentatori dell’altipiano di Lamon. (magicoveneto.it)
Salita al monte Coppolo dal passo Brocon con l’intendimento di effettuare un giro ad anello, in senso antiorario, sul sentiero 393 (da passo Brocon alle tre cime, in rosso sulla carta) e sul sentiero 822 (da cima Est o Cros d’Archil al passo, in verde).
Il passo del Brocon, (1615 m, nome dialettale dell’erica carnea, una pianta molto diffusa in loco) collega la valle del Vanoi ed il Primiero con il Tesino e la Valsugana. Ebbe grande importanza nel medioevo, soprattutto per scopi pastorizi, servendo la vasta e ricca area prativa della parte sud orientale della lunga catena del Lagorai.
Il passo è interessato dalla grande faglia strutturale della Valsugana che sale da Caldonazzo all’altopiano Tesino e si dirama a formare il vallone della Valbelluna e l’allineamento dei passi Cereda e Duran. La “faglia” separa le strutture calcaree prealpine (altopiano di Asiago e Grappa) e le retrostanti Coppolo-Vette Feltrine dall’area dolomitica, interessata dalla vasta inclusione porfirica della catena dei Lagorai e quella granitica di Cima d’Asta. (magicoveneto.it)
L’orientamento iniziale non pone problemi. Il Coppolo, con le sue tre cime distinte, è ben visibile a sud del passo Brocon. La montagna è apparentemente a portata di mano senza difficoltà.
Dal passo si segue brevemente la stradina asfaltata che si dirama verso sud in direzione delle malghe Zanca ed Arpaco. Al primo tornante il panorama si fa subito molto ampio.
Giunti alla grande stalla della malga (parcheggio, 1670 metri circa) si segue la stradina sterrata (sentiero Cai 393) che prosegue lungo l’ampio crinale prativo.
Quando la stradina svolta a sinistra verso malga Valarica, si prosegue diritto per l’evidente sentiero salendo un po’ più ripidamente, sempre sull’ampio colmo erboso della dorsale.
Con una rampa più decisa si guadagna una balconata erbosa affacciata sul versante di Valnuvola e San Donato (Lamon) dove inizia il tratto più impegnativo, ma senza difficoltà tecniche, che conduce alla piramidale cima Ovest, non lontana.
Si percorre una cresta molto aerea (pericolosa con neve o ghiaccio), con alcuni tratti rocciosi, sopra impressionanti valloni da ambo le parti ed infine, per una ripida rampa erbosa, la traccia di sentiero rimonta la prativa cima Ovest (o di San Donato) con grande croce e panorama davvero straordinario dovuto alla strategica posizione del Coppolo, isolato e solitario tra piattaforma prealpina a sud e catena dei Lagorai a nord. (Ore 1,45 dalla partenza)
Tra la cima appena raggiunta e la vicina forcella Mezzaluna (segnaletica verticale CAI) la traccia di sentiero si fa meno evidente ma sempre segnata e molto esposta sulla sinistra; occorre procedere con cautela (roccia un pò bagnata) ma senza grossi problemi.
Il sentiero, che ci ha condotto in forcella, svalica nel versante sud del Coppolo innestandosi sul numero 822 che sale dalla località “Le Ei” (Lamon) e si biforca immediatamente, senza ulteriori indicazioni, in direzione ovest, in una improbabile salita sul versante sud della cima appena raggiunta, e direzione est in discesa.
Relazioni trovate in internet, poche in verità, non ci sono di valido aiuto sulla direzione da prendere per affrontare le due rimanenti cime del Coppolo. Decidiamo pertanto di tenerci sul filo di cresta in direzione est della cima di mezzo (Mezza Luna o Medaluna), non molto lontana. Ben presto le esili tracce tendono a scomparire ed una parete verticale di alcuni metri, con ometto in cima, ci sbarra la strada. Dopo alcuni tentativi per cercare di superarla decidiamo che è troppo pericoloso continuare.
Si ritorna, sui propri passi, nuovamente in forcella per affrontare il sentiero che scende verso est e, transitando ai piedi della cima di mezzo, riprendere la salita fino ad un tratto attrezzato (attrezzatura da ferrata non necessaria) che risale un vallone roccioso fino alla seconda cima erbosa. (ore 3,00 dalla partenza, con soste e ripensamenti...)
Sulla cima Mezzaluna incontriamo due escursioniste locali (di Lamon); interrogate, ci informano che per raggiungere la cima Est (o Cros d’Archil), caratterizzata anch’essa da una croce di vetta e di alcuni metri più bassa della cima Ovest, si percorre lungamente la cresta rocciosa per un sentierino non molto frequentato. Ma apprendiamo pure che il tratto attrezzato che dovrebbe permettere la discesa dalla cima sul sentiero 822 è stato dismesso e chiuso con ordinanza del comune di Lamon. In basso il divieto sarebbe segnalato con cartello, dalla vetta in discesa invece non vi sarebbero indicazioni…
E’ necessario quindi riconsiderare il nostro itinerario; facendo un pò di conti dovrebbero servirci un’ora circa per raggiungere la terza cima e tornare su quella di mezzo, vista l’impossibilità di scendere direttamente, poco meno di un’ora per immettersi sul sentiero 822 che scende verso “Le Ei” e due ore o poco più per affrontare la lunga variante, sempre sul 822, che ci riporterebbe al passo Brocon transitando dal Baito dei Cacciatori e le malghe Valarica di sotto e di sopra.
Il tempo totale calcolato potrebbe essere sufficiente per portare a termine l’escursione programmata ma non la volontà di affrontarla…
Dopo una breve pausa ristoratrice si decide di tralasciare la salita alla terza cima e ritornare verso forcella Mezzaluna esplorando, per curiosità, la traccia evidente ma priva di segnaletica Cai che procede in direzione ovest e tralasciata all’andata. Non abbiamo scoperto dove la traccia ci avrebbe condotti poichè è stata abbandonata nel momento in cui essa stessa ha perso ogni evidenza! Per consolazione abbiamo però apprezzato numerose e formose stelle alpine, segno evidente che da quelle parti passa poca gente.
Ritornati nuovamente in forcella, il percorso di ritorno ha ricoperto le medesime tracce della salita. (ore 2,30 dalla cima di mezzo, compresa la variante di ritorno)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.