GRUPPO BRENTA | |||||||||||
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L’escursione prende il via dal parcheggio nei pressi del rifugio Alpenrose (località La Ri, 1070 m circa), raggiungibile per una laterale asfaltata che si imbocca nel tratto di strada fra S. Lorenzo in Banale e Molveno. Il segnavia 345 risale a lungo una forestale lastricata, assai infida in caso di bagnato. Ignorando il bivio a destra con indicazione Vela-Prada si prosegue fino alla località Pian di Froschera (o Foschera), dove la forestale lastricata si trasforma in sterrata risalendo i pascoli alpini verso nord fino all’inizio della val Dorè, nella zona di Prada (1541 m). Il sentiero, appena accennato ma con numerosi bolli bianco rossi dipinti su rocce a livello del terreno, risale il ripido pendio fino alla cresta sud-ovest di cima Soran. Mantenendosi quasi al centro del fondovalle, si sale la val Dorè avendo la catena di cima Ghez sulla sinistra e quella, più modesta per altezza, di cime Soran e dei Rossati di fronte.
Cime descritte con estrema precisione ma mai osservate con chiarezza poichè le condizioni meteo sfavorevoli (nebbia, foschia o nuvole basse) non ne hanno permesso la vista, nonostante le confortanti previsioni atmosferiche della giornata. La salita non difficile ma alquanto ripida e faticosa porta ad un ampio pianoro (quota circa 2000 m), in parte roccioso ed in parte erboso, dove per un attimo si apre la vista su cima Soran ed il passo dei Rossetti e dove incontriamo la prima neve autunnale. Non è la neve a creare il problema più importante per la progressione in salita e nemmeno la mancanza di indicazioni bensì la visibilità ridotta e molto variabile. Il timore che le condizioni meteo possano peggiorare e che si riducano le possibilità di individuare la via di discesa consigliano l’interruzione della salita in prossimità dell’anticima Soran, a quota 2292 m, un centinaio di metri sotto la vetta. (ore 3,45 dal parcheggio)
Dopo uno spuntino ristoratore che ci ha permesso di osservare branchi di camosci timorosi che si allontanano veloci dalla nostra vista, si riprende la via del ritorno che seguirà la stessa di salita e ci porterà al parcheggio in circa 2 ore e 45 minuti. In prossimità di località Prada le condizioni meteo migliorano un poco offrendo, per la prima volta, la vista del sottostante lago di Molveno, il picco di cima Garsolè e la mole del monte Casale, la catena più lontana delle Tre cime del Bondone.
(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.
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