1. Flower duet - Lakme` de Delibes
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Escursione tranquilla, anche se affrontata, come nel nostro caso, da Malga Trattospino (Tredespin) sul versante orientale della catena del Baldo, sulla strada provinciale che collega Ferrara di Monte Baldo a Bocca di Navene. Il dislivello non cambia di molto se l’escursione prende il via da Bocca Navene ma la maggior parte degli escursionisti del Baldo sfrutta la funivia di Malcesine che in pochi minuti porta a quota 1.738 sul mare.
Nei pressi di malga Trattospino (1.420 metri circa), in direzione di Bocca Navene, si stacca sulla sinistra della strada provinciale traccia di sentiero poco battuto, segnalato da cartello segnavia, che in poco meno di un’ora, tra prati e boschi, accompagna a Bocca di Trattospino, nei pressi dell’arrivo della funivia che sale da Malcesine. Ci ritroviamo immersi in un ambiente molto aperto, tra dossi arrotondati e conche prative, con evidenti tracce di adattamenti del terreno alle pratiche dello sci da discesa. A Bocca di Trattospino, dove appare per la prima volta il lago sottostante, in parte offuscato da nuvolosità variabile, imbocchiamo in direzione sud l’ampio sentiero di cresta 651, dapprima in forma di carrareccia tra pascoli e successivamente più stretto e roccioso, nascosto in parte tra mughi. Distratti da un ambiente d’alta quota di severa bellezza, con caratteristici habitat di grande interesse naturalistico, la riserva è fortemente caratterizzata da estese mughete e prati con diverse specie di fiori, ci concediamo alcune pause contemplative prima di raggiungere Cima Pozzette, con vista sul lago e sui paesi della costa orientale del Garda. Con breve discesa, ci portiamo quindi verso la sella che divide la cima appena raggiunta da Cima Longino, che raggiungiamo con scarsi dislivelli tra balze rocciose e mughi, affacciandoci ora sul verdeggiante altopiano del versante orientale, ora sullo scosceso versante occidentale che precipita nel lago. Sulla cima Longino ci concediamo una lunga sosta ( ore tre circa dalla partenza), rinunciando controvoglia alla successiva e più alta cima Valdritta, ostinatamente nascosta dalle nuvole. Il rientro segue la stessa via di salita. La riserva naturalistica della catena del Monte Baldo, tra la Vallagarina ed il Lago di Garda, proprio la sua particolare collocazione geografica caratterizzata dalla presenza di molteplici situazioni climatiche e l’influenza del vicino lago di Garda, ha permesso che vi si sviluppasse una incredibile ricchezza botanica. Il Monte Baldo, infatti, è universalmente noto per gli endemismi (specie che si trovano solo su una porzione limitata di territorio) che vi crescono rigogliosi. Oltre a piante e fiori di particolare rilievo (anemone, gallium, carex, knautia, artemisia genepi, leontopodium alpinum, primula auricola e spectabilis, ecc.), gli studiosi vi hanno scoperto l’esistenza di piccoli invertebrati, i coleotteri carabidi tipici del Baldo e denominati appunto “baldensis”. |
Mappa della cima:
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