1. Canti Alpini - Monte Cauriol
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Escursione abbastanza impegnativa per lunghezza e dislivello: dai 1116 m. del rifugio privato Refavaie (alta Valle del Vanoi) si raggiungono i circa 2500 m. della cima Cauriol, con tempi di percorrenza che sfiorano complessivamente le 8 ore. Il sentiero n. 320 accompagna dapprima al Passo Sadole (2.066 m); poi su tracce di sentiero segnato, percorrendo la cosidetta “Via italiana” si raggiunge la Selletta Carteri (2344 m) dalla quale, procedendo a sinistra si sale sul Piccolo Cauriol (2404 m) e successivamente, ritornando alla selletta stessa, si procede in direzione della cima principale del Cauriol. Si affronta la discesa sul versante opposto attraverso la Via austriaca per risalire nuovamente al passo Sadole e ridiscendere, sempre sul sentiero 320, al rifugio Refavaie.
E’ indicata per chi vuole conoscere l’aspetto naturalistico della valle del Vanoi, considerata il cuore verde del trentino grazie alla varietà della flora e della fauna, che cambia man mano che si raggiunge la vetta. L’itinerario è particolarmente indicato per chi ama la solitudine ed i percorsi via via più impegnativi e ben poco frequentati. Nella lunga catena porfirica del Lagorai, che si estende per una quarantina di chilometri tra la Valsugana, la Val Cembra, la Val di Fiemme per infrangersi al passo di Rolle contro la possente mole delle Pale di San Martino, prevalgono le valenze naturalistiche, qui davvero intatte ed incontaminate. Numerose sono le tracce e le testimonianze relative alla permanenza delle truppe in alta quota durante la Prima Guerra Mondiale. Tuttavia quello che resta nel cuore, di questa fantastica salita al Cauriol è la prepotenza della natura, con i fitti boschi di abeti, le cascatelle, i pascoli, gli immensi macereti di grossi massi e le creste erbose. Paesaggi aperti, con panorami vastissimi, si alternano a scuri valloni. Dalle varie cime, quasi tutte facilmente raggiungibili escursionisticamente, si estendono a 360 gradi panorami di incomparabile bellezza. Si domina tutto il Trentino Alto Adige, si riconoscono la maggior parte delle cime dolomitiche, si riconosce tutta la fascia prealpina veneta, dal Pasubio, agli Altipiani, al Monte Grappa. (Estratto da: magicoveneto.it) Durante la Grande Guerra un lungo un fronte si sviluppò per centinaia di chilometri tra aspre catene montuose e profonde valli. Il Tirolo italiano, l’odiernoTrentino, fu uno dei punti focali dell’immane scontro e nella sua parte orientale la valle del torrente Vanoi con la circostante catena del Lagorai-Cima d’Asta, fu direttamente coinvolta nei combattimenti. Percorso tracciato su mappa Google Earth: in rosso salita alla cima, in verde-rosso ritorno al rifugio. |
Mappa della cima:
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