Pale San Martino sud orientali
Data escursione: 12 Gennaio 2024Vetta: Quota massima raggiunta Bivacco Menegazzi - 1.737 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Anno 1965: da qualche parte, in località Pian Lonch dove oggi si trova il bivacco Menegazzi, ai piedi delle Pale di San Martino sud-orientali. Unica documentazione fotografica di quell’escursione con soggiorno presso Gosaldo organizzato dalla parrocchia del Rosario di Comacchio (FE).
Accesso stradale: da Fiera di Primiero, transitando per il passo Cereda, 1369 m, si scende sul versante opposto fino a Sarasin, frazione di Gosaldo. Si prende una stretta strada a sinistra (indicazioni) per imboccare la quale conviene fare inversione di marcia. Seguirla fino alle baite Faustin (1248 m). Con neve poco abbondante la strada è percorribile fino a Domadore.
La nostra escursione comincia in località Domadore (1.326 m). Da qui, si imbocca la strada forestale, con neve battuta, che sale verso est lungo il sentiero n. 720 per malga Cavallera. In poco meno di mezz’ora si perviene in località Pra de la Forca (1418 m), crocevia di sentieri. Si lascia a sinistra l’indicazione del sentiero 720 che s’inoltra nel bosco in direzione della malga e si prosegue sulla forestale con moderata pendenza in direzione nord.
A quota 1600 circa la forestale volge verso ovest (sinistra) per raggiungere malga Cavallera. Una traccia verso destra taglia il pendio per uscire dal bosco e raggiungere direttamente il Pian Lonch dove in lontananza appare il bivacco Menegazzi, nostra metà odierna, dedicato a G. Menegazzi medaglia d’argento al valor militare, gestito dall’A.N.A. di Gosaldo. (Ore 2 e 20 minuti dal parcheggio con estrema calma)
La costruzione, inaugurata nel 1980, è sita ai piedi del gruppo Sass d’Ortiga-Punta della Madonna e costiutisce un ottimo punto di partenza per arrampicate o trekking nella parte meridionale delle Pale di S. Martino.
Per il ritorno si scende verso sud per una traccia che corrisponde ad un tratto del sentiero segnavia 720, traversando una valletta e percorrendo in costa il pendio sopra malga Cavallera (1679 m). Da questa, rientrando nel rado bosco si ritorna sulla forestale fino al bivio incontrato all’andata (Pra de la Forca). Ancora 15 minuti sulla forestale, per il medesimo itinerario di salita, sono necessari per raggiungere Domadore e l’auto parcheggiata. (Ore 1,30 in totale dal bivacco)
Considerazioni: in salita l’orientamento sulla forestale è banale e sono presenti cartelli verticali del CAI. La forestale, contrassegnata dal sentiero n. 720, innevata ed abbastanza battuta, accompagna normalmente alla malga Cavallera e non richiede l’uso delle ciaspole, comunque imbragate nello zaino. In prossimità della malga, visibile in distanza, una variante a destra in neve fresca porta al bivacco ma non è indicata da alcun segnale. Nel nostro caso era presente una recente traccia nella neve nei pressi di un grosso masso. Da questo punto e fino al bivacco le ciaspole ritornano utili così come nella discesa alla malga, sottostante il bivacco, ed oltre sfruttando una recente traccia nella neve. Sono comunque presenti bolli rossi su rocce, negli spazi aperti, e sugli abeti, più in basso.
Profilo altimetrico
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.