1. Concerto per Oboe e Archi III mov - Corelli
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La via ferrata porta sull’angusta cima di questa bellissima torre dolomitica altrimenti irraggiungibile ai normali escursionisti, seppure esperti!
Panorama verso nord-est dalla cima del Torrione Comici. Partenza dal parcheggio poco oltre il ponte sul Tagliamento, a Forni di Sopra (880 m circa). Una stradina asfaltata, chiusa al traffico veicolare, risale dolcemente l’inizio della val di Suola fino al piccolo slargo di Palas (1025 m), dove arriva il sentiero 362 che sale anche da Andrazza, località del municipio di Forni di Sopra (UD). Il sentiero risale tranquillamente la valle sulla destra della fiumara fino a raggiungere il rifugio Flaiban-Pacherini, chiuso, a quota 1587 m, in circa due ore dal parcheggio. Da qui in avanti ci attende il tratto più faticoso del lungo avvicinamento, la salita alla forcella del Mus, sul sentiero 362, che affronta pietraie sempre più erte fino allo stretto intaglio della forcella, tra il Torrione Comici e la Punta del Mus. La forcella mette in comunicazione la lunga val di Suola, appena percorsa nella sua interezza con la val di Guerra (sud). In forcella (2060 m, ore 1,30 dal rifugio) si può già indossare l’attrezzatura per la ferrata e lasciare zaino e materiale superfluo. Si piega a sinistra per un ripido ghiaione mirando all’intaglio che separa il Torrione Comici dal vicino Torrione Pacherini. Si parte subito con un traverso orizzontale con il cavo un pò lasco che permette di superare esternamente un passaggio piuttosto basso. Poco oltre la salita prosegue in maniera verticale affrontando il tratto più impegnativo ma ben appigliato. Un’ora dopo aver lasciato la forcella ci ritroviamo sulla piccolissima cima con casetta in legno per il libro di vetta. Il panorama offerto dalla cima è vasto ed insolito per la fortunata combinazione di un cielo particolarmente terso e la presenza di un tappeto compatto di nuvole che stazionava sui 1.300 metri, sul quale sembravano poggiare le maggiori cime dell’orizzonte nord-orientale. Il ritorno offre un percorso alternativo, sempre attrezzato, fin quasi all’inizio della ferrata, dove ritorna comune a quello della salita. Dopo aver recuperato in forcella il materiale temporaneamente riposto, si riprende la via del ritorno sul medesimo tracciato dell’andata fino al parcheggio di Forni (ore 3 circa dalla cima)
(Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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