GRUPPO MONTE ROSA | |||||||
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La Gnifetti, detta anticamente “Punta del Segnale” (Signalkuppe), è la quarta vetta del massiccio del Monte Rosa. Deve il suo nome a colui che, nel 1842, la raggiunse per primo: Giovanni Gnifetti, il parroco di Alagna Valsesia. Era accompagnato da Cristoforo Ferrari, Giuseppe Farinatti, Cristoforo Grober, dai fratelli Giacomo e Giovanni Giordani con l’ausilio di due portatori della Valsesia.
( Non sono quelli della foto!)
Sulla sua vetta passa il confine tra l’Italia e la Svizzera ed ospita il rifugio più alto d’Europa:
la capanna Regina Margherita.
Seconda ascensione su ghiacciaio e massima altitudine mai raggiunta in montagna. Incancellabili le emozioni dell’ascensione e la vista dalla cima, compresa la sensazione di mal di montagna percepita al rifugio Gnifetti (3.647 m) ed il senso di oppressione al petto e difficoltà a respirare a causa dall’altitudine elevata. Intorno ai quattromila metri del Col del Lys, si procedeva molto lentamente e si era costretti a numerose soste per riprendere fiato.
Il rifugio Gnifetti, che ci ha ospitati per due notti, può essere raggiunto partendo da Punta Indren (3.260 m), dove arriva la vecchia funivia che sale da Alagna Valsesia.
Dal rifugio si risale il ghiacciaio del Lys fino al colle omonimo. Superatolo, il percorso scende decisamente sul Grenzgletscher per affrontare una penultima rampa che conduce al Colle Gnifetti (4.454 m). Da quest’ultimo passo, con un’ampio semicerchio, la traccia risale il ripido ma breve versante ovest della Punta Gnifetti giungendo infine in vetta.
Ritorno per la stessa via di salita.
Percorso disegnato su mappa Google Earth: primo giorno in arancio, dalla stazione a monte della funivia di Punta Indren al rifugio Gnifetti; secondo giorno in rosso dal rifugio alla cima e ritorno; terzo giorno dal rifugio alla Punta Indren.