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La via ferrata sulla Roda di Vael è una sorta di “palestra” dove si possono provare vari tipi di passaggi; è classificata “ferrata facile” e si può percorrerla, anche se non si ha grande esperienza, usando molta prudenza in poco più di un’ora e mezza. Poco dopo il Passo Costalunga (1758 m), per chi proviene da Vigo di Fassa, si sale al rifugio Paolina (2127 m), che ci ospiterà per la notte, in poco meno di due ore. Il mattino successivo, transitando sotto le guglie del Masarè, s’incontra il monumento a Christomannos e si perviene al rifugio Roda di Vael (2283 m). Dal rifugio si prende verso nord per raggiungere il Passo Vaiolon (2560 m) dove ha inizio la via attrezzata per la cima (poco meno di 2 ore dal Paolina). Il tempo incerto nella giornata di avvicinamento al rifugio Paolina, alla base occidentale della Roda di Vael, ci ha lasciato un bellissimo tramonto e la speranza di un tempo favorevole per il giorno successivo. Speranza vanificata nel corso della notte a causa di una precoce nevicata di fine estate in quota e di un tempo cupo durante tutta la giornata di domenica che ci ha regalato altra neve in cima ed un vero diluvio ci ha perseguitato nel ritorno verso il rifugio Roda di Vael e Ciampedie (1988 m), dove abbiamo utilizzato la funivia per scendere a Vigo di Fassa.
Percorso tracciato su mappa Google Earth: in rosso primo e secondo giorno fino al passo Vaiolon; in giallo percorso attrezzato; in verde discesa a Ciampedie; in nero utilizzo impianto di discesa a Vigo di Fassa. |
Mappa della cima:
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