1. Prelude in A major (op28 no7) - Chopin
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I Lastoi de Formin, a strapiombo su Forcella Giau (2360 m), si estendono a cavallo dei comuni di Cortina e San Vito di Cadore con un caratteristico altopiano carsico le cui pendici affiancano la sinistra orografica della Val Formin.
Lastoi è il termine Ladino, italianizzato in Lastoni ed anche storpiato in Lastroni. Comunque sia, rende davvero bene la forma e le dimensioni di questo grandioso castello roccioso. Naturalmente, all’occhio attento, non sfugge l’interesse per gli aspetti geologici e per le particolari forme delle strutture di dolomia. Siamo nel cuore delle Dolomiti dove tutto ha un profilo inconfondibile per dettagli complessi e strani quali l’inspiegabile ed indecifrabile monte Cernera, per i neri pendii prativi del Mondeval (e dei non lontani monte Pore e Col di Lana), per quella fascia di rocce dalle forme monumentali sul sassoso pendio del Formin ed, ovviamente, per le differenze tra dolomia di scogliera e dolomia ‘principale’ stratificata. (magicoveneto.it) Si parcheggia sul lato della strada che collega Pocol di Cortina al passo Giau, a quota 1515 metri circa, e si scende in breve verso il ponte in località Peziè de Parù (1506 m), su segnavia 434. In località Cason de Formin (1885 m), si devia a destra sul sentiero segnavia 435, che risale la Val Formin, dominata sulla sinistra dal massiccio della Croda da Lago. Dapprima nel bosco, il sentiero risale la valle con pendenza costante, fino ad incunearsi tra i Lastoi ed i contrafforti della Croda da Lado dove si fa più ripido, attraversando una zona di grandi massi. Infine il sentiero migliora, ma la pendenza non molla, fino all´ampia forcella Formin (2462 m) che tralasciamo di raggiungere per volgere ad occidente, su percorso libero, seguendo tracce di scialpinisti che ci hanno preceduto. Ormai siamo prossimi alla cima e la salita si fa più ripida e costringe a zigzagare tra facili gradinate rocciose sepolte sotto la neve. Attraversando l´ampio acrocoro sommitale senza grossi problemi di orientamento (in condizioni normali di visibilità) ci si porta sul culmine della dorsale fino alla vasta e pianeggiante cima con grande ometto di pietra. Panorama dalla cima del Formin verso nord-est: da sinistra: due Tofane, Cristallo, Antelao e Pelmo; in primo piano:Croda da lago e Becco di Mezzodì. (foto di Alberto Zerbini, compagno d’escursione) Il ritorno segue la stessa traccia di salita, raggiungendo il parcheggio in ore 2 e trenta dalla cima. (Tutte le foto non firmate sono attribuibili ad Alberto Zerbini, compagno d’escursione) Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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