1. Milia vattu sa trota - Tenores di Bitti
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Partendo dal centro balneare di Cala Gonone si segue la strada asfaltata per Cala Fuili. Al termine (43 m.s.m.), dove si può parcheggiare l’auto, si scende una ripida scalinata arrivando sul fondo della Codula Fuili. Oltrepassata la caletta e lasciato alla mia destra il canalone boscato, ha inizio il sentiero che, dopo aver superato alcuni gradini, si inoltra all’interno di una fitta boscaglia di lecci e ginepri. Tutto il percorso è ben evidente, segnalato con targhe in ceramica, cartelli e segnali su alberi e rocce. In breve si arriva ad un primo bivio con indicazioni a sinistra per la grotta del Bue Marino; a destra il sentiero principale prosegue per Cala Luna. La variante di sinistra si mantiene grosso modo in quota (intorno ai 40 m) alternando qualche piccolo saliscendi su terreno aspro e sassoso. La densa macchia mediterranea impedisce quasi ogni visuale sul paesaggio marino e sull’entroterra. Il piacevole traverso viene bruscamente interrotto dalle indicazioni a scendere lungo un ripido solco. Più in basso la pendenza aumenta tanto da richiedere la presenza di una rampa di scale metalliche per poter superare una parete rocciosa che termina direttamente in mare. Un’aerea passerella accompagna infine verso l’ingresso (cancello chiuso!) della grotta del Bue Marino, ramo nord. Ritorno sui miei passi e, con pendenza decisa, la variante si innesta sul sentiero principale che, seguito a sinistra, procede in direzione Cala Luna. Da questo punto il sentiero sale a mezza costa raggiungendo la massima elevazione (124 m) presso la grotta Nuova per ridiscendere nuovamente presso la Codula Oddoana (21 m) dove si incontra il tratto più impegnativo del sentiero presso alcune placche inclinate. Dal fondo della Codula mi attende l’ultima risalita, su terreno ancora ricco di affioramenti calcarei (86 m). Un breve traverso porta finalmente a scorgere la meta, la bellissima insenatura di Cala Luna, ormai molto vicina (ore 2 dalla partenza).
Il ritorno segue a ritroso lo stesso percorso dell’andata fino al secondo bivio, sopra la grotta del Bue Marino, per seguire poi la traccia tralasciata all’andata (ore 1,45 da Cala Luna). “Ho ritenuto di classificare il percorso per Escursionisti non tanto per il dislivello modesto, seppure impegnativo a causa dei numerosi saliscendi, ma per il terreno assai accidentato dove il piede, a volte, deve ricorrere all’aiuto della mano. Per la variante che conduce alla grotta del Bue Marino poi sono presenti brevi tratti attrezzati su pendio molto ripido ed esposto con passerelle metalliche sospese sul mare sottostante.” Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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