1. Lo nutka` (canto ebraico) - Corale Veneziani (FE)
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Esistono luoghi che è difficile distinguere se siano veri od immaginari, situati come sono tra realtà e mito. Petra, antica città della Giordania, interamente scavata nella roccia e ricca di fascino da sembrare quasi irreale, è uno di questi luoghi.
Percorrendo il “Siq”, il lungo ed angusto canyon che porta alle sue rovine, tuttora unica via per raggiungere l’antico luogo, si pregusta con ansia il momento in cui, improvvisamente, apparirà il tempio del Tesoro, Al-Khazna, ossia il monumento più famoso di Petra. Esso appare, in tutto il suo splendore, come per miracolo alla fine del canyon. In perfetto stile ellenistico, è completamente intagliato nella roccia viva ed assume, per effetto dei raggi del sole, colorazioni che vanno dal rosso scuro al rosa chiaro. La gioia interiore, contenuta a fatica, si manifesta nella lunga contemplazione del monumento. Neppure i numerosi turisti e beduini, presenti sulla spianata del tempio, riescono a turbare il momento particolarmente suggestivo.
Se poi si presenta la possibilità di effettuare una breve ascensione per visitare il cosidetto “Monastero”, ossia il tempio di Al-Dayr, copia quasi perfetta del più importante Al-Khazna, posto su un piccolo pianoro poco più di trecento metri sopra la città antica e poco distante da uno stupendo punto panoramico su gran parte del Wadi Araba e del confine con Israele, penso non si possa chiedere oltre a questa giornata particolare.
Il “Monastero” e la quota panoramica sono raggiungibili attraverso un percorso, in parte su sentiero ed in parte su gradini scavati nella roccia, che richiede non più di due ore tra andata e ritorno e rappresenta una meta molto apprezzata dai turisti con maggior spirito d’avventura. Dalla quota panoramica è visibile anche il Jabal Harun, la montagna più alta del Wadi Musa ( Valle di Mosè), con piccola moschea bianca che ricorda la sepoltura del profeta Aaron, secondo la tradizione islamica.
Il giorno volge al termine; manca poco più di mezz’ora al tramonto del sole ed alla chiusura del sito archeologico. I turisti, entrati a frotte nel corso della giornata, hanno ormai abbandonato il luogo magico e nella spianata antistante il Tesoro si trattengono soltanto pochi visitatori e gli ultimi beduini convertiti al turismo. Abbiamo trascorso quasi un’intera giornata a Petra ed ancora non ci prende il desiderio di lasciarla, specialmente ora, senza la confusione giornaliera che la contraddistingue. Riprendiamo mestamente la via del ritorno seppure con una grande soddisfazione interiore e nei pressi del cancello d’uscita Petra ed il sole ci regalano il loro ultimo saluto. |
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