1. Montagnutis - Coro Tre Pini di Padova
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La prima ascensione si deve (30 settembre 1865) al noto alpinista austriaco Paul Grohmann per la via che costituisce l’attuale normale italiana. Il Monte Coglians (Coliàns in friulano, Hohe Warte in tedesco) è la vetta più alta del Friuli-Venezia Giulia e delle Alpi Carniche.
La poderosa parete nord sovrasta il Valentin Törl, nei cui pressi inizia la ferrata austriaca, quella da noi scelta per la salita, che propone tratti non attrezzati con difficoltà di II grado. Il panorama che si ammira dalla vetta è tra i più vasti e grandiosi delle Alpi orientali. Verso sud nelle giornate più limpide la vista può spaziare su tutta la pianura friulana fino all’Adriatico. In cima statua della Madonna, libro di vetta ed una campana, i cui rintocchi hanno segnalato al gestore del rifugio Lambertenghi–Romanin l’esito dell’ascensione. La discesa avviene lungo la via normale sul versante sud; segue poi il sentiero Spinotti che, in parte attrezzato, si raccorda col sentiero percorso in salita il giorno prima per raggiungere il Lambertenghi-Romanin. Pernottamento presso il rifugio, dedicato ai Tenenti Lambertenghi e Romanin, caduti nel giugno 1915 nell’azione per la conquista del Passo Volaia, è collocato in posizione dominante (1977 m) nei pressi del passo omonimo, al confine con l’Austria. A breve distanza, in una zona ricca di fossili, si trova l’azzurro laghetto alpino di Volaia, fra le pareti svettanti del Cogliàns e del Capolago. Il rifugio è raggiungibile a piedi in circa due ore, dopo aver parcheggiato nei pressi del rifugio Tolazzi, poco oltre la località Collina (1350 m). Percorso tracciato su mappa Google Earth: in rosso salita al rifugio e ritorno, in giallo salita alla cima, in verde-rosso ritorno al rifugio ed al parcheggio. |
Mappa della cima:
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