Monte Caviojo – Quota Neutra – Cimone di Tonezza

Prealpi venete 

Privatamente

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Premessa: il monte Cimone di Tonezza è la vetta più alta di un sistema montuoso che s’incunea tra la val d’Astico e la val di Rio Freddo, degradando molto rapidamente verso sud in direzione di Arsiero, attraverso Quota Neutra e Caviojo. Particolarmente suggestiva risulta Quota Neutra, caposaldo italiano di prima linea scavato in roccia, comprendente una pregevole galleria che risale la cima in senso elicoidale, con varie feritoie per la difesa da eventuali attacchi da parte degli austriaci.

Cenni storici: questo baluardo montuoso, conosciuto dalla storiografia austriaca della Grande Guerra come la “Gibilterra” del fronte italiano, fu dotato di un imponente sistema difensivo e di comunicazione composto da trincee lungo tutto il ciglio dell’Altipiano, camminamenti, postazioni scavate in roccia, ricoveri in caverna, resti di baraccamenti e piazzole d’artiglieria. 

Il Cimone costituì l’ultimo baluardo contro l’avanzamento delle truppe austriache durante la spedizione della primavera 1916, la Strafexpedition. In questa fase bellica le truppe asburgiche sfondarono la resistenza sul Campomolon (altopiano dei Fiorentini) arrivando fino al Cimone che assieme al Caviojo, alla quota Neutra ed al Cimoncello, costituivano l’ultima linea di fuoco tra i reparti italiani e quelli austriaci. La vetta del Cimone ritornò in mano italiana nel luglio 1916, mantenendo la posizione per tutto il conflitto. Il 23 settembre 1916 gli austriaci fecero saltare la vetta. La cima del Cimone scomparve e con essa le truppe della Brigata Sele, della 136 Compagnia Zappatori del 63o Battaglione del Genio, composta da 10 ufficiali e 1118 soldati. (ecomuseograndeguerra.it)

Caratteristiche: itinerario ad anello, compiuto in senso anti-orario. Nel dettaglio: sentieri segnavia CAI 541 – 542 – 544 e breve tratto attrezzato non numerato per la cima del monte Caviojo; sentiero 542, galleria elicoidale per Quota Neutra (munirsi di torcia!) e monte Cimone; sentieri 536 – 540 (Strada degli Alpini) – 540A (Sentiero del Callieron) per il ritorno.

Il percorso si svolge quasi interamente in fitto bosco, prevalentemente di faggi. Il sentiero è facile e tranquillo, con interessanti spunti escursionistici per le prime due mete; si tratta soprattutto di un’escursione meditativa, tra i silenzi del bosco e dettagli storici legati alla visita di numerose opere militari dove si sono svolti i tragici avvenimentidella Grande Guerra. Bellissimi punti panoramici dalla cima del Caviojo e dall’Ossario del monte Cimone.

Profilo altimetrico

Partenza ed arrivo: presso la chiesetta di San Rocco (460 m circa) raggiungibile in breve da Arsiero in direzione Posina con deviazione verso destra prima dell’imbocco della galleria stradale.

Difficoltà: E – (EEA per il breve tratto attrezzato che conduce alla cima del monte Caviojo, per il tratto in galleria di Quota Neutra e la salita a quest’ultima, con passaggi di I° grado).

Mappa Kompass

Descrizione: presso la chiesetta sono presenti le indicazioni per il sentiero 541 per l’andata ed il 540 per ritorno. Si sale per bosco a strette serpentine. Ad una quota superiore il sentiero si tramuta in una solida mulattiera di guerra, scavata in roccia che si mantiene poco sotto il crinale ed alterna tratti panoramici verso il sottostante paese di Arsiero e la cima del Priaforà. Con alcuni passaggi su cenge esposte la mulattiera arriva all’incrocio con il sentiero 542 che sale da Bugni, ad una quota di 900 m circa.

Si continua ora sul nuovo sentiero verso nord fino a giungere al bivio dove sorge il baito Smaniotto (1020 m) transitando nei pressi del Cimitero Militare Italiano (risalente alla Grande Guerra) posto ai margini del sentiero stesso. In prossimità del baito si devia sul sentiero 544 piegando poi a destra fino alla base del monte Caviojo (1025 m), in circa venti minuti di cammino. Si raggiunge la cima del Caviojo con il bivacco Vettori tramite un breve tratto attrezzato (ore 2,15 dalla chiesetta di San Rocco).

Cima Caviojo

Ritornati verso il baito Smaniotto ed al bivio tra i sentieri 544 e 542 si procede in direzione di Quota Neutra e della sua galleria di guerra. Alla base del ripido torrione entro il quale è stata scavata la galleria ed oltre l’ingresso, la galleria principale è diritta e pianegiante per un breve tratto, ma poi diventa una rampa tortusa e molto ripida con gradini alti e stretti, resi scivolosi dalla presenza di acqua.

Galleria Quota Neutra (by Roberto Cavasin)

Assicurati da un robusto corrimano di corda, nel buio più assoluto con rare feritoie nella parete, la galleria arriva quasi alla sommità del torrione da cui è possibile, e consigliabile, salire alla vetta per un breve tratto esposto (I° grado, ore 1,00 dal Caviojo).

Quota Neutra

Ritornati alla base di Quota Neutra si riprende la salita verso il monte Cimone dove sorge l’Ossario (ore 0,45 da Quota Neutra).

Ossario del Cimone

Tramite il sentiero 536 si procede in direzione del Piazzale degli Alpini dove è possibile parcheggiare per chi sale in auto da Tonezza. Dal piazzale (1109 m), il sentiero 540 “Strada degli Alpini” prima e la successiva variante 540A “Sentiero del Callieron”, appena superata Bocchetta Vangelista (680 m circa), riportano a San Rocco (per noi ore 2,00 dall’Ossario, un pò stretti, a nostro parere, i tempi segnati sui cartelli CAI) .

Lunga ed un pò monotona, la strada degli Alpini è un singolare percorso realizzato prima del 1910 da reparti delle truppe alpine sul versante occidentale del monte Cimone per proteggere la linea di confine. 

Percorso rilevato con GPS e tquesto testo:rasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.