Pale San Martino sud
Data escursione: 4 Luglio 2024Vetta: Quota massima raggiunta - 2067 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
Introduzione (da vienormali.it): piccola cuspide erbosa e rocciosa che chiude la catena meridionale delle Pale di San Martino, se si esclude la più bassa cima del Dalaibol. Panorama spettacolare sul massiccio centrale con viste superbe su Sass Maor, Cima di Ball, Cima Canali, Cima dei Lastei, Cima del Coro e Croda Granda.
Accesso: poco prima del passo Cereda seguire la stradina a sinistra che sale verso Brunet (poco meno di 2 km) ed alla chiesetta alpina di Santa Rita. Dal parcheggio (m. 1450) seguire le indicazioni per il sentiero 718 (Alta Via n. 2 delle Dolomiti).
Mappa Kompass
Descrizione della salita: Il sentiero risale il pendio nel bosco in maniera molto ripida fino ad una radura (Regade, m. 1683) e poi continua in direzione di un piccolo intaglio di cresta con paletto di legno.
Fino a questo punto i segnali bianco-rossi del CAI sono stati numerosi e molto chiari. In prossimità dell’intaglio di cresta essi terminano con il paletto di legno mentre uno sbiadito bollo rosso su roccia indirizza a sinistra su una poco evidente traccia nell’erba che seguiremo, ahinoi!, finendo fuori strada. In verità, dall’intaglio di cresta appena raggiunto, una traccia di sentiero scende a destra e ci sembra poco probabile che, per salire al passo Regade ed alla cima omonima, si debba procedere in discesa. Questa considerazione, insieme con la mancanza di sufficienti segnalazioni, ha determinato il fallimento della nostra escursione.
Seguiamo quindi la vaga traccia in salita, che si presenta sempre più ripida, scrutando il selvaggio ambiente circostante alla ricerca di sbiaditi bolli rossi, appena un paio individuati sulle pareti di roccia, portandoci nei pressi delle numerose guglie calcaree che lo caratterizzano.
Scomparse anche le vaghe tracce di sentiero ed i rari bolli rossi, presso una piccola forcella raggiunta a fatica (quotata 2067 m), si decide di interrompere la salita e di concederci una breve sosta prima di intraprende la lenta ed attenta discesa fino all’intaglio di cresta.
La decisione ci viene suggerita pure dalle condizioni atmosferiche che sono improvvisamente peggiorate senza riservarci fortunatamente un’acquazzone quanto mai indesiderato.
Discesa: Come per la salita.
Tempi: circa 4,30 ore per l’intera escursione.
Raggiunto nuovamente il parcheggio rimane il tempo sufficiente per visitare la vicina chiesetta alpestre di S. Rita (distante appena 5 minuti a piedi ).
Profilo altimetrico
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.