1. Benia Calastoria
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Al ritorno dal week end, trascorso al rifugio Locatelli nelle dolomiti di Sesto a 2438 metri di quota, la gioia era scolpita sul volto dei partecipanti e le vesciche nei loro piedi. Fortunatamente le ferite si rimarginano, l’entusiasmo si consolida nel tempo e rimane nella memoria. Il Gruppo Tre Scarperi, a guardia della valle Campo di Dentro, la Croda Baranci, con le molteplici vette simili a ciclopiche canne d’organo, le ardite Torri dei Scarperi e di Toblin, superbi monoliti che ricordano quelli della Monument Valley, il Paterno, con le suggestive gallerie della Grande Guerra, il Cristallo, massiccio ed imponente gruppo che si specchia nelle fredde acque del lago di Landro, sembrano nomi usciti da una fervida fantasia popolare che, nella memoria dei soci partecipanti, sono entrati come elementi immutabili di uno scenario di straordinaria bellezza. Con le immagini, impresse nella memoria, delle Tre Cime di Lavaredo, solide ed impareggiabili, di un lontano ghiacciaio austriaco impropriamente ribattezzato Marmolada da menti di chiara origine padana e poco avvezze all’orientamento cardinale, di un meraviglioso cielo stellato in cui spiccava la stabile e nitidissima presunta luce planetare di Giove, un gruppo di bancari di pianura è tornato a valle arricchito nello spirito e rinfrancato nel corpo. Interessante escursione ad anello aperto iniziata di sabato pomeriggio poco prima del rifugio Tre Scarperi (Val Campo di Dentro) dove ci ha lasciati il pullman a quota 1500 metri circa e proseguita, sul sentiero 105 lungo la Costa San Candido, fino al rifugio Locatelli dove abbiamo pernottato (2405 m, dislivello coperto in circa 4 ore). La domenica mattina, dopo aver raggiunto la Forcella Lavaredo (2454 m) per facile sentiero, abbiamo intrapreso la salita al Paterno attraverso le cenge attrezzate della Croda Passaporto fino alla forcella del Camoscio (2650 m). Dalla forcella, mediante sentiero attrezzato ed un sistema di gallerie e trincee di guerra che percorrono gran parte del profilo a forma di pala del monte, abbiamo fatto ritorno al rifuglio Locatelli e ripreso la via del ritorno, attraverso le valli di Rinbon e della Rienza fino al lago di Landro (1428 m) dove ci attendeva il pullman. Percorso tracciato su mappa Google: primo giorno in rosso, secondo giorno in giallo salita alla cima, in verde ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |
Mappa della cima:
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