Lagorai nord-orientale
Data escursione: 22 Agosto 2023Vetta: Colbricon ovest - 2.602 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Premessa: il gruppo del Lagorai è ancora poco conosciuto, specie se paragonato alle vicine Dolomiti. Il Colbricon, propaggine nord-orientale del gruppo, gode di una certa notorietà grazie alla sua vicinanza al passo Rolle. L’ascensione richiede tuttavia piede fermo con un settore sommitale adatto ad escursionisti esperti. Il panorama è particolare per via del marcato contrasto tra le scure rocce granitiche, tipiche del Lagorai, e le colorazioni pallide delle vicinissime Pale di San Martino. “Il Colbricón precipita a meridione con un’alta parete rocciosa, mentre gli altri suoi versanti non sono del tutto semplici. La via normale si snoda lungo il versante settentrionale su pietraie e roccette di I° grado. Ha due cime della stessa quota: la vetta principale ad est e la vicina punta ovest.”
Cenni storici: La montagna è stata testimone di cruenti combattimenti avvenuti nel luglio 1916 tra le truppe italiane ed austriache. Dopo una relativa tranquillità il fronte si accese nel luglio 1916 con un poderoso attacco italiano che portò alla conquista di cima Cavallazza, del passo Colbricon e della cima del Colbricon orientale. Col 1917 si ricorse alla guerra di mine. In aprile è italiana la prima mina a brillare. Ne seguono altre due mentre gli austriaci, arroccati sulla cima ovest, rispondono con azioni di sorpresa e fulminei colpi di mano.
Nonostante le vittime e la caduta di interi pezzi di montagna, le posizioni non mutarono fino all’ottobre 1917 quando, a seguito della disfatta di Caporetto, l’esercito italiano si ritirò in pianura. (trentinograndeguerra.it)
Itinerario: poco sotto il passo Rolle, sul versante che scende verso Paneveggio, si trova malga Rolle (1910 m) dove è possibile lasciare i mezzi. Il sentiero 348, sul lato opposto della strada, in circa 30 minuti conduce ai laghi di Colbricon ed al rifugio omonimo (1927 m). La prima parte dell’itinerario è molto suggestiva ed adatta a tutti.
Si aggira il lago superiore e, tramite il sentiero 349, si procede in direzione del vicino passo Colbricon (1908 m) per salire decisamente di quota in un ambiente solitario e d’alta montagna fino a una prima insellatura dove sono visibili resti di insediamenti militari. Le pendenze diventano più dolci. Sulla destra sorge la ripida bastionata del Colbricon piccolo mentre sulla sinistra svetta il Colbricon con le due cime, quella orientale e quella occidentale.
Si seguono i tradizionali segnali bianco-rossi e diversi ometti di pietra fino a forcella Colbricon (2420 m), una conca soleggiata, con piccolo laghetto stagnante, normalmente asciutto nella stagione estiva, dove dovrebbe specchiarsi il Colbricon piccolo.
Qui l’escursionista esperto può puntare alle cime del Colbricon, raggiungibili superando facili passaggi di primo grado, oppure procedere in direzione di forcella Ceremana (segnaletica CAI). Purtroppo le indicazioni per le due cime del Colbricon sono assenti e bisogna procedere su tracce poco evidenti e qualche raro segno sbiadito.
Le uniche tracce intraviste ci indirizzano verso la cima occidentale, separata da quella orientale da una frastagliata forcella. In prossimità della vetta occorre superare alcuni passaggi di I° grado. Durante l’avvicinamento alla cima si possono scorgere resti di trincee, barricamenti, pezzi di filo spinato, schegge di granata, barattoli, frammenti di vetro colorato e piccole grotte per appostamenti militari. (Ore 3,30 da malga Rolle). Il panorama è straordinario.
Durante il ritorno, dall’alto è possibile individuare alcune tracce del sentiero che sale verso la cima orientale, in virtù del detto che “l’alto conosce il basso e non viceversa“. Non c’è più tempo per la seconda cima. Pertanto si procede liberamente in discesa su ampie e levigate balconate rocciose in direzione del sentiero CAI 349 senza ripassare da forcella Colbricon. Seguendo lo stesso itinerario dell’andata si ritorna ai laghetti ed al parcheggio in circa tre ore, con la solita calma che contraddistingue le nostre escursioni.
Sentieri e segnaletica: CAI 348 da malga Rolle ai laghi Colbricon e rifugio omonimo; CAI 349 dal lago superiore a forcella Colbricon. Tracce poco evidenti dalla forcella alle due cime.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.