Alpi Carniche
Data escursione: 26 Febbraio 2023Vetta: Forcella La Zena - 2.033 m
Vetta: Croce di casera Doana - 1.929 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Ci sono luoghi che, anche con un metro di neve, sanno regalare la giusta atmosfera di silenzio e libertà, percorsi in lungo ed in largo con le ciaspole o con gli sci ai piedi. Qui si rischia anche meno che altrove vista la dolcezza dei rilievi e non saremo additati per il nostro irrazionale modo di fare mettendo a repentaglio la vita di chi ci viene poi malauguratamente a soccorrere. (dolomitifacili.it)
Premessa: nonostante previsioni atmosferiche sufficientemente accettabili, siamo incappati in una giornata prevalentemente nuvolosa, fredda e ventosa in quota. Non è mancata neppure una breve nevicata che ha depositato circa cinque centimetri di neve fresca sull’oltre mezzo metro di manto nevoso presente al suolo.
Partenza ed arrivo: sulla strada per Auronzo, si devia verso Laggio di Cadore proseguendo poi lungo la statale 619 della val Pióva, per circa 14 km. Risaliti alcuni tornanti, all’altezza di una leggera curva si stacca, sulla destra, una carrareccia innevata dove è presente un cartello CAI con le indicazioni del sentiero 338 per casera Doana.
Andata e ritorno: sulla medesima traccia con un breve anello presso casera Doana.
Descrizione: Parcheggiate le auto in uno slargo della strada che sale in direzione della sella Ciampigotto, a quota 1550 metri circa, raggiungiamo l’inizio del sentiero CAI 338 che si trova un tornante sotto. La pista forestale inizia in discesa raggiungendo in pochi minuti un ponte sul rio che percorre la val Larga. Dal ponte inizia la salita lungo la valle del Bosconegro tra i monti Cassoi e Verna.
Presso una piccola sella la ripida salita termina e si prosegue in falsopiano in direzione di casera Doana. Giunti nei pressi della casera (circa ore 1,30 dalla partenza) il panorama si apre verso i principali gruppi dolomitici, tra cui le Cime di Lavaredo, l’Antelao ed i Brentoni, riconoscibili a dispetto della scarsa visibilità.
Prima di raggiungere casera Doana le tracce della carrareccia si perdono nell’ampia conca. Superata una torretta di avvistamento per l’osservazione della fauna migratoria saliamo a sinistra, ai margini di una cisterna interrata, verso la forcella tra il monte Verna ed il Col Rosolo. Sulla sella la vista sconfina a nord-est sulla Carnia ed in particolare sulla bella piramide del monte Piova e sul gruppo delle Terze. Verso sud-ovest svettano il monte Cridola e gli Spalti di Toro.
Scendiamo dalla sella e raggiungiamo la casera (1911 m) dove ci concediamo una sosta, breve per via del freddo pungente. Dopo una facile salita al panoramico colle con croce lignea che sovrasta la casera si scende nuovamente a riprendere il sentiero CAI 338 fino al parcheggio.
Tempi: ore 2,30 dalla partenza alla forcella La Zena, meta della nostra escursione; 30 minuti per scendere a casera Doana ed ancora 75 minuti per ritornare all’auto parcheggiata sulla provinciale, per un totale di ore 5, soste comprese.
Sentieri: sentiero CAI 338 (carrareccia forestale) fino a casera Doana; dalla casera alla forcella percorso libero, non segnalato e non tracciato da precedenti escursionisti.
Considerazioni: le rigide condizioni climatiche mi hanno creato problemi temporanei alle mani, nonostante due paia di guanti, al punto da rendere difficili i più banali movimenti, compresi gli interventi per il cambio di attrezzatura (ramponcini o ciaspole), necessari entrambi per le condizioni del manto nevoso.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.