Forcella Le Calades (gruppo Sfornioi – Bosconero)

Sfornioi - Bosconero 

Privatamente

Scarica traccia GPS

Premessa: formidabile è il panorama verso sud che si gode dalla forcella Le Calades sul gruppo Bosconero-Rocchetta-Toanella. Tutte le cime sembrano a portata di mano; a sinistra le quasi sconosciute cime de La Pala Anziana con gli Sfornioi che spuntano poco dietro, le cime di Bosconero a destra con il rifugio ben evidente in basso. A sud-ovest lo sguardo si perde sulla catena dolomitica del San Sebastiano, Tamer e Castello di Moschesin; verso nord-ovest il massiccio del Pelmo spunta a destra dello Spiz de San Piero, in primo piano.

Partenza ed arrivo: il grande parcheggio, 1530 metri circa, nei pressi del centro fondo al passo Cibiana, costituisce la base dell’escursione, bar aperto.

Mappa Kompass

Percorso: dopo aver attraversato la pista di fondo, ponendo attenzione a non rovinarla, si percorre per un breve tratto in salita una carrareccia in mezzo al bosco, sentiero CAI 483, su neve battuta fino ad un bivio dove la carrareccia contrassegnata con sentiero 481 continua a sinistra mentre noi procediamo a destra sulla traccia evidente del sentiero 483 per Le Calades.

Sassolungo di Cibiana

Con stupendi panorami sul Sassolungo di Cibiana e Sfornioi Nord, si sale a lungo nel bosco, Anello Zoldano CAI 483, fortunatamente su traccia ben evidente nella neve spessa, fino al Pian d’Angias, una soleggiata radura ai piedi dello Spiz de San Piero, dove la segnaletica appare ridondante e poco precisa. La traccia nella neve, che si divide in maniera sibillina, ci porta a scegliere la direzione di sinistra, il nostro obiettivo primario, soltanto sulla base dell’orientamento; cartelli e mappa Kompass 1:50000 non ci sono di grande aiuto. In breve si arriva in forcella dove la curiosità ci spinge, per un breve tratto, verso baita Darè Copada, segnalata.

Sfornioi e Bosconero

Ben presto però si ritorna sui propri passi a causa di un traverso su ripido pendio  privo di traccia ed in più esposto pericolosamente a sud. Ritornati in forcella tentiamo la salita verso la prima cima de La Pala Anziana, poco meno di 200 metri più alta ma apparentemente abbordabile e sicura.

In forcella

Abbordabile e sicura lo è ma senza traccia nello spesso manto nevoso. Intorno quota 1940 m giriamo la punta delle ciaspole verso il basso e si ritorna, per la seconda volta e con mestizia, sui propri passi convinti altresì, nella scelta, dal forte e gelido vento che sferza il pendio.

Panorama verso ovest: Spiz de San Piero in primo piano e Pelmo a destra.

Il ritorno ricalca fedelmente la medesima traccia della salita. Nei pressi della casera Copada Alta (1692 m) ci concediamo una breve disgressione dal percorso tracciato per visitare la casera con stalla adiacente.

Tempi: ore 3,00 dal parcheggio alla forcella con annessa prima rinuncia; ore 2,30 per il ritorno all’auto dopo il tentativo fallito alla Pala Anziana.

Considerazioni: dal parcheggio al bivio tra i sentieri 481 e 483 la carrareccia è ben battuta e non richiede l’uso di ciaspole. Il sentiero nel bosco, CAI 483, sarebbe difficile da seguire in assenza di traccia di precedenti escursionisti e per carenza di segni sugl’alberi. Oltre il Pian d’Angias, dove il sentiero 485, proveniente oppure diretto alla forcella Ciavazoles, interseca il 483 che abbiamo percorso fin dall’inizio escursione la segnaletica è assente fino alla forcella Le Calades.

Profilo altimetrico (l’ultimo tratto di discesa si presenta anomalo a causa delle pile scariche del GPS)

Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.