1. Concerto per Oboe e Archi III mov - Corelli
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![]() Si prosegue sulla comoda strada militare sterrata (segnavia n. 286-109) che conduce, senza eccessivo sforzo e grazie ad alcune varianti che “tagliano” i tornanti, all’alpe di Campobrun in prossimità del rifugio Scalorbi (chiuso, 1767 m), punto di confluenza tra il Vallone della Teleferica, così chiamato perchè lungo esso saliva la teleferica di guerra e di cui si notano ancora i piloni di cemento, e l’alto vallone di Campobrun che sfocia presso bocchetta Mosca. ![]() ![]() ![]() Panorama dalla cresta finale dello Sperone: da sinistra in primo piano schieramento sud di cima Carega, forcella Mosca e cima omonima, catena dell’Obante. In secondo piano, da sinistra gruppo del Pasubio e Sengio Alto. Una splendida giornata autunnale senza confronti, uno spazio senza confini e due elevazioni, simili nella loro struttura morfologica e per altezza, hanno permesso alla vista di spaziare in ogni direzione. Nel breve spazio temporale di un’ora tutto è tornato al proprio posto, tutti i rumori del mondo sono cessati, ad eccezione del fruscio del vento. Poi l’ora passa, come passano tutte le ore, e viene il tempo di ritornare a valle, alla normalità quotidiana.
Vista della parte superiore del Vallone di Campobrun: da sinistra in primo piano lo Sperone di Sud Est con la ferrata Campalani, forcella Mosca e cima omonima. In secondo piano, al centro lo schieramento sud di cima Carega che termina a forcella Mosca. Un’evidente traccia di sentiero sulla nostra destra, non segnata sulle mappe, ci invita a percorrerla nella speranza, fondata, che sfoci sulla mulattiera militare percorsa in salita (itinerario 286-109). E così avviene. La scorciatoia si immette sulla mulattiera nei pressi di malga Campobrun, adagiata sul fondo prativo del vallone. Da questo punto il ritorno segue la stessa via di salita, transitando per il rifugio Partica prima ed il Revolto poi. (ore 2,00 da cima del Carega)
Tutte le foto non firmate sono attribuibili a Fabio Righetti, compagno d’escursione)
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto. |

Mappa della cima:
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