Carega-Pasubio
Data escursione: 18 Agosto 2021Vetta: Cengia di Pertica - 1.743 m
Vetta: Cima Tibet (Costa Media del Carega) - 2.098 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Oltre il paese di Giazza lungo la valle di Rivolto, per strada asfaltata, si parcheggia nei pressi del rifugio Revolto (1336 m), chiuso per restauro.
Dal rifugio si imbocca un comodo sentiero scalinato che penetra nel bosco fino a confluire sulla strada forestale (capitello). Seguendo alcune brevi scorciatoie che abbreviano il percorso si giunge al rifugio Passo Pertica (1530 m – 30 minuti dal parcheggio), ampio spiazzo con tavoli e panchine antistante il rifugio stesso dove è possibile indossare l’attrezzatura da ferrata. Imboccare quindi la traccia ghiaiosa che, salendo ripida in mezzo ai pini mughi in direzione del bastione roccioso (Cengia di Pertica), conduce in 5 minuti all’attacco della ferrata Biasin.
Il primissimo segmento (circa tre metri di altezza) non è attrezzato e risulta abbastanza levigato.
Comincia poi la sezione attrezzata con fune metallica che fin da subito si mostra verticale ed esposta. La ferrata alterna tratti verticali ad alcuni addirittura strapiombanti, ove è indispensabile una certa forza di braccia e di equilibrio, sebbene la presenza delle cambre metalliche semplifichi i passaggi più scabrosi. Molto caratteristico, nell’ultima parte, un passaggio che sale attraverso una stretta fessura dove uno zaino troppo ingombrante può risultare problematico. Proseguendo poi più facilmente si raggiunge un comodo pulpito ove è posizionato il libro firme, posto in prossimità del termine del cordino metallico.
Per completare la sola ferrata mettere in conto circa 45 minuti. Al termine del tratto attrezzato si risale un pendio erboso fino ad incontrare un bivio segnalato (1743 m): a sinistra (sentiero 108, delle Creste) si procede in direzione della Costa Media per continuare l’escursione fino al rifugio Fraccaroli mentre a destra si ritorna al rifugio Passo Pertica. (Fino qui 1 ora e 30 minuti dal parcheggio).
Noi procediamo sul sentiero n°108, a tratti molto ripido, che sale fino a raggiungere un rudere poco prima della cima Tibet in Costa Media, in corrispondenza dell’innesto dal basso del sentiero attrezzato Angelo Pojesi. (Circa 2 ore dalla fine della ferrata Biasin – in totale circa ore 3,30). Decideremo di percorrerlo in discesa dopo una breve sosta ristoratrice.
La prima parte della discesa percorre alcuni tornantini su prateria rupestre fino ad incontrare la parte più divertente ed impegnativa del sentiero attrezzato che discende (nel nostro caso) una lunga spaccatura, incassata tra le pareti, con tratti di corda e cambre metalliche.
Si procede prevalentemente in discesa, tra bassa vegetazione, alternando facile sentiero a tratti attrezzati molto esposti, non disdegnando una ripida salita per superare una forcella.
Nella parte finale (all’inizio per chi sale) il sentiero Pojesi percorre un’ampia conca arida e detritica, attraversa alcuni canalini franosi con diversi sali-scendi molto esposti ma senza ulteriori difficoltà fino ad immergersi definitivamente nella zona boscata del passo Pertica (ore 3 da cima Tibet). Il rientro al parcheggio nei pressi del rifugio Revolto richiede poco meno di mezz’ora.
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.