Altopiano di Asiago (Prealpi venete)
Data escursione: 2 Luglio 2021Vetta: Scoglio della Botte - 1.841 m
Vetta: Mina della Botte - 1.865 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Da Asiago si segue la strada che conduce all’aeroporto ed alla contrada Rigoni di Sotto. In breve, si raggiunge la località val Giardini transitando nei pressi dell’istituto San Gaetano e della Croce di San Antonio (1395 m). Si imbocca quindi la strada sterrata (da percorrere con attenzione) che risale la destra orografica della val di Nos seguendola fino allo slargo di Scoglio Bianco ove è possibile parcheggiare l’auto (1539 m).
Nell’autunno del 2018 la zona dell’altopiano fu investita duramente dalla tempesta VAIA ed ancora oggi sono visibili i segni della devastazione boschiva. Dal sito caiasiago.it il sentiero 836 per Mina della Botte dal bivio Scoglio Bianco risulta ripulito e percorribile ma tuttora sono presenti, poco dopo la partenza, grandi mezzi meccanici per la raccolta e l’accatastamento dei tronchi abbattuti, ripuliti e tagliati in dimensioni regolari.
Il percorso, quanto mai vario, si snoda tra mulattiere forestali e sentieri ed attraversa una delle zone centrali meno note e frequentate della parte settentrionale dell’Altopiano. Ricco di vegetazione, l’itinerario offre la possibilità di visitare alcune significative postazioni militari della guerra 1915-18.
Abbastanza semplice e priva di difficoltà tecniche o fisiche, l’escursione non è molto lunga e, nella sua parte centrale, compie un anello. Transita per i Granari di Bosco Secco per poi trovare sulla piatta cima dello Scoglio della Botte, immersa in una vasta “mugheta” e sulla cengia strapiombante verso le Terre More (nord-est), una interessante postazione di artiglieria austroungarica. Sulla parte prospiciente le Buse Magre di Galmarara (ovest) offre vaste radure e ruderi di baracche militari risalenti alla Grande Guerra. La Mina della Botte era un deposito austro-ungarico di munizioni che è scoppiato in maniera accidentale squarciando la cima della montagna.
Seguendo i segnavia 836 del sentiero CAI, si transita per Casara Busette (1537 m) e, poco oltre, si tiene la sinistra, sempre sul 836, per la nostra meta. Il sentiero si fa più ripido ed impegnativo; risale i Granari di Bosco Secco ed incontra, ormai verso la meta, il Fontanello del Gallo (1820 m), una sorgente in galleria che viene raccolta mediante una grondaia. Pochi minuti ci separano dalla cima Scoglio della Botte dove si intensificano resti di trincee e baraccamenti ormai invasi dalla vegetazione. Un evidente segnale ci indirizza alle cannoniere di cima il cui ingresso, tramite galleria in discesa, in parte gradinata ed in parte no, conduce ai locali sottostanti con apertura sulla parete a strapiombo dello Scoglio della Botte.
Si ritorna indietro, sui propri passi, per continuare verso la Mina della Botte dove faremo una breve sosta (ore 2,30 dal parcheggio)
Si scende verso nord nelle Buse Magre di Galmarara, ricche di testimonianze della Grande Guerra ed evidenti crateri generati da bombe e mortai.
Il sentiero 836 confluisce sulla mulattiera militare che attraversa gli Albi di Bosco Secco, con direzione sud, proprio sotto la sovrastante parete dello Scoglio della Botte con le sue aperture per le cannoniere di vetta.
Un ultimo segnale ci indirizza al Fontanello di Bosco Secco riportandoci nuovamente sul 836, alla Casara Busette ed al parcheggio di Scoglio Bianco (ore 2,30 dalla cima).
Profilo altimetrico
Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.