Gruppo Pasubio
Data escursione: 2 Giugno 2021Vetta: Col Santino - 2.122 m
Organizzata: Privatamente
Difficoltà:
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Da Giazzera (1092 m), in comune di Trambileno (TN), si seguono le indicazioni per il rifugio Lancia. La strada sale stretta in mezzo al bosco rimanendo a lungo asfaltata per poi divenire sterrata nei pressi di un piccolo cimitero di guerra austroungarico. In appositi slarghi (1360 m circa) è possibile parcheggiare l’auto.
In circa 1o minuti, seguendo il segnavia SAT 101, si transita a fianco ad un grande masso con la scritta “Che tu sia benvenuto nel regno della Pozza”. L’incisione fu eseguita nel 1912 dai pionieri austriaci che costruirono la mulattiera che porta al rifugio. In realtà sarebbe stato possibile, avendolo saputo a priori, salire con l’auto fino a questo punto poichè proprio da qui la forestale per il rifugio diviene interdetta ai mezzi privati.
Seguendo alcune scorciatoie che tagliano il percorso della forestale al cospetto delle pareti rocciose che cadono dalla sovrastante Alpe Alba, si perviene al rifugio Lancia (1825 m), posizionato in un’ampia conca prativa ai piedi del Col Santo, in circa ore 1 e 15 minuti dal parcheggio.
Oltrepassiamo il rifugio in direzione dell’Alpe Pozze (sent. 120) incontrando poco oltre un bivio con un sentiero che si stacca a sinistra (il 131) diretto verso la Selletta dei Coi Santi e la cui visita è programmata nella discesa dal Col Santino. Si prosegue quindi diritti sulla forestale che sale verso malga Pozze, tralasciandola, per continuare in un vasto avvallamento, ancora coperto dall’ultima neve primaverile, racchiuso a sinistra dal Col Santino ed a destra dai dolci pendii dell’Alpe Pozze che scendono dai monti Testo e Roite, separati dalla Bocchetta delle Corde.
Poco oltre, un cartello segnaletico ci indirizza sul sentiero 131A (sentiero Andrighettoni) dove inizia una salita costante e continua sulle pendici meridionali del Col Santino, molto panoramica, su traccia evidente ma a volte stretta ed esposta. Si transita ai piedi delle rocce di vetta del Col Santino fino ad una stretta insellatura (targa metallica dedicata al tracciatore del sentiero) che, risalita, ci immette nella parte più occidentale della lunga cresta di vetta (2110 m, quota massima raggiunta).
Ripercorrendo la cresta a ritroso, da nord-ovest verso sud-est, ed alternando fitte mughete a balzi rocciosi ancora innevati, l’avvicinamento alla vetta vera e propria (12 metri più alta) viene interrotto da una profonda spaccatura rocciosa e da uno strato di neve ancora abbondante (2 ore e 15 minuti dal rifugio). La posizione raggiunta ci fa scorgere la traccia di sentiero che si sarebbe dovuto risalire assai prima di incontrare la targa metallica.
Il vento teso ed il tempo a tratti incerto ci fa scegliere una posizione riparata per un leggero spuntino prima di intraprendere la discesa verso la Selletta dei Coi Santi, tra la cima appena raggiunta e quella del Col Santo. (vedi ascensione invernale 2009)
La discesa, esposta a nord e con il sentiero ancora coperto da larghe lingue di neve, ci costringe a scelte improvvisate ma tranquille poichè la selletta è sempre bel riconoscibile sotto di noi.
In una mezz’oretta la selletta erbosa (1995 m) è raggiunta: a dispetto del nome, essa è invero molto ampia. Divide i due colli: il Santo, dieci metri più basso del Santino, vasto panettone erboso con croce di vetta, sorretto ad oriente ed occidente da dirupi rocciosi, ed il Santino con cresta di vetta lunga e frastagliata.
Un’altra mezz’ora è necessaria per scendere al rifugio e poco meno di un’ora per ritornare al parcheggio sullo stesso sentiero 101 percorso al mattino.
Profilo altimetrico
A conclusione dell’escursione e di una giornata dedicata alla montagna ci siamo presi una ulteriore soddisfazione; quella di visitare esternamente (accesso consentito soltanto di sabato e domenica, nonostante le varie aperture post-covid) il delizioso ed ardito eremo di San Colombano nei pressi di Trambileno, a pochi chilometri da Giazzera.
- Percorso rilevato con GPS e trasportato su mappa Google Earth: rosso in andata, verde al ritorno. Cliccando sul simbolino della macchina fotografica si può visualizzare la foto.